Il reportage sulla fiera Abilmente di Vicenza, il luogo dove trovare tutto, ma veramente tutto per tutti gli hobby creativi. Maglia, cucito, ricamo, scrap, riciclo, feltro, pittura, decorazione. E tanto altro ancora.
Quest’anno abbiamo deciso di recarci a Vicenza, per visitare l’edizione autunnale di Abilmente. La fiera dei lavori creativi che si svolge due volte all’anno e che in entrambe le edizioni riesce ad attrarre 90.000 visitatori, non offre solo la possibilità di acquistare i materiali per i lavori creativi più svariati e diversi oggetti decorativi, ma dà la possibilità di partecipare a oltre 1000 workshop e di visitare diverse mostre a tema. Vastissima l’offerta di tessuti, lane, filati, colori e carte decorative. Numerosi i creativi che vendono i loro prodotti, tanti i negozi e le mercerie con i materiali e gli addobbi shabby e quellli di natale.
Cuoricini in mille versioni.
Vasta l’offerta di prodotti da decorare, ad esempio quelli in ceramica bianca.
Gli scaffali con i timbri per gli amanti dello scrap e dei biglietti d’auguri fai da te.
Un’interessante allestimento country con delle mensole fatte con le cassette di legno.
I produttori e i commercianti si sono dati da fare per mostrare al pubblico le varie possibilità applicative dei propri prodotti, ad esempio le palle di natale decorate con dei colori materici.
O le galosce con l’ombrello in abbinamento.
Una dimostrazione della tecnica dello stencil.
Anche i rivenditori di filati hanno presentato degli incantevoli esempi applicativi, ad esempio questo lampadario che potreste realizzare anche da soli. Bastano una cesta e dei fiori all’uncinetto.
La coperta della nonna e una poltrona shabby con un portagomitoli – niente male, vero?
Oltre all’interessante sezione commerciale abbiamo potuto ammirare gli spazi dedicati a diversi atelier, dove gli artisti creativi presentavano il proprio lavoro e le novità.
Cominciamo con l’atelier dedicato ai materiali di recupero, con particolare attenzione per la carta. Questa lampada di rose in carta velina veniva presentata da una casa editrice specializzata in manuali per i lavori creativi.
Un’interessante decorazione natalizia di carta, in vendita in diverse bellissime fantasie. La scelta è stata ardua, poi abbiamo optato per quella con gli spartiti. Avete presente una sera durante le feste di natale, seduti in poltrona ad ascoltare una bellissima sonata? Questa l’immagine a cui ci richiama questo addobbo.
Diverse scuole d’arte (licei, accademie, associazioni) hanno presentato le proprie creazioni in carta di recupero. Ecco un istrice realizzato su una base costituita da un palloncino ricoperto di cartapesta.
Oppure questo tutù. Sarebbe interessante ascoltare un ballo frusciante.
Un altro atelier che ci ha conquistati è stato quello del feltro – sfumature delicate, intreccio di materiali diversi, uno splendore che ha convinto anche i più scettici verso questo materiale così interessante e tutto da scoprire.
L’atelier vantava la presenza di quattro illustri creative del feltro: Ruth Baumer, Eva Basile, Giulia Rizzo in Cristiana Di Nardo.
Oltre agli atelier indipendenti sono stati allestiti degli spazi creativi anche dai produttori, ad esempio la To-do, rivenditore di un’ampia gamma di diversi tipi di colore, materiali e attrezzi per la decorazione. Alcuni mesi fa hanno instaurato una collaborazione con gli studenti di decorazione dell’Accademia di Brera, i quali hanno decorato un mobile di recupero secondo la propria ispirazione. Ne sono nati degli oggetti estremamente interessanti, tanto per gli appassionati quanto per i produttori di arredamento.
Una sedia rustica a pois e una cassettiera decorata con la tecnica del finto marmo.
Una sedia art decò ha ritrovato la propria anima con un delicato motivo fiorito su sfondo turchese.
Un armadietto è stato avvolto da nastri colorati con i pon pon.
Un armadio guardaroba che fa intravvedere il contenuto. Che ve ne pare? Noi siamo del parere che sul mercato avrebbe notevoli possibilità di successo.
Pure il bar della fiera non è riuscito a sfuggire all’invasione delle decorazioni colorate.
La fiera vantava ancora diversi atelier, menzioniamo quello per il patchwork, con una notevole mostra, e l’atelier per la tessitura, che vantava anch’esso una mostra di creazioni davvero incantevoli. Ad esempio quest’opera di Patrizia Polese.
Purtroppo moltissime mostre e oggetti non potevano essere fotografate. I produttori di falsi sono sempre in agguato, seguendo le tendenze e le idee di chi dedica la propria vita alla ricerca di soluzioni originali e innovative. Che poi restano a mani vuote, rosicchiati da una concorrenza sleale, vedendo le proprie idee riprodotte su oggetti di serie e a basso costo. Sta a noi come pubblico e clienti distinguere tra la qualità dell’originale e il plagio.
FOTO: PS
JS