Piante perenni e elementi dell'architetura rurale per un giardino roccioso di facile manutenzione e di grande effetto estetico.
Borut Benedejčič si dedica da anni alla valorizzazione del tipico cortile carsico, caratterizzato dall'utilizzo di materiali tradizionali e piante spontanee della landa carsica, realizzando giardini equilibrati ispirati alle antiche case rurali del Carso. Con la compagna Tanja Godnič ha presentato il suo Giardino di Pepa al Hampton Court Flower Show e La storia di Pepa al Chelsea Flower Show, vincendo nel primo caso il primo premio nella categoria dei piccoli giardini e nel secondo caso la medaglia d'argento dorato nella categoria dei giardini artigianali.
Anche il loro giardino nel cuore di un paesino incastonato nella landa carsica rispecchia il loro stile di vita, volto alla sostenibilità e al rispetto dell'architettura tradizionale.
Il giardino è suddiviso in varie zone funzionali: c'è il terrazzo con la cucina estiva, il prato che funge da parco giochi e l'aiuola con le perenni, allestita come zona relax.
Lo schema delle piante segue la logica delle zone tematiche, infatti l'aiuola decorativa risplende di toni aranciati e rossastri, mentre quella sotto i roveri fiorisce nei toni del bianco, del blu e del violetto. Oltre all'orto c'è ovviamente anche il giardino roccioso, un elemento classico e irrinunciabile del cortile carsico.
Il pallino di Borut è quello di inserire delle piante in ogni minuscolo spazio che gli si presenti davanti, così le sue borracine spuntano da ogni dove, sulle scale, nei muretti, nelle fessure delle pietre calcaree. I piccoli cuscini di verde ammorbidiscono la durezza della pietra e danno l'impressione di trovarsi davanti ad una scalinata centenaria.
Tanja e Borut hanno dato la precedenza alle piante perenni. Tanja ci racconta di come lei e Borut si affezionino ad ogni esemplare e di come non riescano a buttarlo o a sostituirlo con un'altro. Nel progetto hanno tenuto conto soprattutto dell'aspetto ecologico, perciò hanno utilizzato il materiale che avevano a disposizione.
Il lettino di pietra, la panca della zona pranzo ecc. sono stati costruiti con la pietra che è stata rinvenuta durante i lavori sul terreno. Per garantire delle zone in ombra hanno realizzato dei giardini sospesi, uno sopra la cucina, l'altro sopra la tettoia che utilizzano come vivaio per le borracine.
A pochi passi dalla loro casa Tanja e Borut hanno restaurato una casa rurale, una stalla e un fienile e ne hanno ricavato degli alloggi turistici. Il giardino porta l'impronta di Borut, tanti piccoli cuscini di verdi popolano i muretti e le fessure, la vegetazione ammorbidisce gli elementi in pietra, mentre il muro è stato trattato in modo che vi possa crescere il muschio.
Davanti agli alloggi troviamo tante erbe aromatiche e delle piantine di fragole che renderanno più dolce la permanenza degli ospiti.
Borut e Tanja raccontano di come sia ancora viva la mentalità che un bel giardino non possa essere allestito con l'utilizzo esclusivo di piante tradizionali. Ma il loro giardino, caratterizzato dalla simbiosi della pietra e della vegetazione, dimostra quante siano le possibilità di realizzare un giardino a bassa manutenzione e di alto valore estetico.
In genere si assiste diverse prassi che rendono difficile la gestione dei giardini, ad esempio l'acquisto di arbusti fioriti che poi vengono piantati in posizioni che ne compromettono la sopravvivenza. Ed è lì che incomincia un circolo vizioso di nuovi, sfortunati acquisti. Tanja e Borut consigliano di scegliere pochi arbusti adatti alle condizioni del nostro giardino e di circondarli di tante piante perenni. Una composizione di perenni è più economica e richiede meno manutenzione, un fattore molto importante che spesso viene sottovalutato.
In genere si preferiscono le piante annuali, pensando di ottenere così un bel giardino con meno risorse. Le annuali infatti ci ammaliano con la loro fioritura, ma dopo un anno ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza, senza tener conto che le suddette piantine hanno bisogno di una cura praticamente quotidiana.
Nella progettazione del giardino è consigliabile realizzare una zona lettura o relax. Senza una zona dedicata all'aspetto gradevole della vita all'aria aperta tutto il lavoro svolto in giardino perde ogni senso.
Le piante che Tanja e Borut hanno individuato negli orti e giardini tradizionali e nella landa carsica, per poi trasferirle nei loro progetti, sono delle varietà rustiche e resistenti, che ben si adattano ai lunghi periodi di siccità e all'azione dei forti venti della zona. Nel loro giardino troveremo i lillà, la deutzia, le forsizie, il caprifoglio, il pittosporo, l'eunomio, lo scotano e le erbe aromatiche, assieme a tanta pietra, pergolati e dettagli dell'ambiente rurale che li circonda.
Lasciando il giardino roccioso ispirato al mediterraneo di Tanja e Borut abbiamo la sensazione che il giardinaggio stia lentamente riscoprendo la propria vocazione, quella di addomesticare dolcemente la natura e renderla ancora più armoniosa.
Foto: Tjaša Brajdih