Arredare la cucina, la disposizione degli elementi: i consigli dell'architetto

L'architetto consiglia di iniziare con una semplice domanda: la vostra cucina avrà una funzione decorativa o la userete per cucinare?

L'arredamento di una cucina incomincia dai nostri desideri e si evolve con la ricerca di compromessi tra spazio, prezzi e esigenze. Oggi pubblichiamo la seconda parte dell'intervista con l'architetto Mojca Lazar Portir su come evitare gli errori più frequenti durante la scelta di una nuova cucina. Nel primo articolo abbiamo imparato a fare attenzione agli allacciamenti e ai materiali, senza scordarci della disposizione delle zone di lavoro. Oggi ci metteremo a progettare la disposizione degli elementi della cucina.

 

Arredare la cucina, la disposizione degli elementi: i consigli dell'architetto

 

• Abbiamo bisogno di un grande piano di lavoro, desideriamo anche degli elettrodomestici nuovi …

Mojca Lazar Portir: »Avete l'abitudine di cucinare ogni giorno? Se siete soliti cucinare regolarmente allora avrete bisogno di un buon spazio di lavoro. Ma se cucinate solo nel finesettimana o ancora di meno, allora riflettete bene su quanto denaro spenderete per una cucina che verrà usata davvero poco. Quando ho incontrato la mia prima cliente a cui ho progettato la cucina dopo sei mesi dal montaggio della cucina, le ho chiesto se fosse soddisfatta della cucina. Lei mi rispose che la cucina le piaceva molto, ma che purtroppo la usavano poco perché mangiavano quasi sempre fuori …

Alcune famiglie passano la settimana intera a mangiare fuori e in casa preparano davvero poco cibo. Alle famiglie di questo tipo consiglio di non investire troppo denaro nella cucina. Ma in futuro potrebbe capitare di cambiare stile di vita …”

• In cucina desideriamo avere un'isola.
Mojca Lazar Portir: »Se non avete davvero tanto spazio a disposizione, allora sarà meglio rinunciare! Che cosa vuol dire tanto spazio? Un'isola da cucina dev'essere abbastanza grande da metterci il piano cottura e il lavello, senza dimenticare uno spazio sufficiente per il piano di lavoro. L'isola può anche allungarsi per formare un tavolo, fattore che ridurrà tutti gli spostamenti. Un piano di lavoro di questo genere ci permetterà anche di lavorare da seduti. Poi potete allineare gli elementi rimanenti in forma compatta lungo una o due pareti, in modo da ottenere uno spazio molto razionale. In commercio troviamo anche delle cappe filtranti a scomparsa che vengono installate nel piano di lavoro e che possiamo estrarre solo all'occorrenza.

Un'isola deve dunque misurare almeno 160 x 190 cm, senza dimenticare anche lo spazio utile intorno ad essa. Se non abbiamo uno spazio sufficientemente grande allora possiamo prendere in considerazione una penisola.
Ma possiamo anche dividere le zone operative, utilizzando l'isola solo per cucinare, installando il lavello negli elementi a parete. Ma in questo caso dovremo rinunciare ai vantaggi che un'isola comporterebbe durante la preparazione dei pasti .”

• Penso che gli elementi disposti in linea siano la soluzione migliore ….
Mojca Lazar Portir: »Una disposizione degli elementi in una cucina a L ha il vantaggio di ridurre gli spostamenti. In una cucina di questo tipo proviamo a disporre il lavello, il piano di lavoro e il piano cottura molto vicini, mentre il frigorifero, gli armadi per gli alimenti e forse anche il forno possono essere sistemati sull'altro lato. I lati del triangolo delle tre zone di lavoro – frigo, piano cottura e lavello – non devono essere troppo lunghi, ma fate comunque attenzione a non posizionare il frigo, il piano cottura e il lavello troppo vicini perché potreste avere poco spazio per lavorare. Se abbiamo a disposizione un altro lato per disporre la cucina a forma di U, otterremo dell'ulteriore superficie di lavoro che permetterà di lavorare a più persone contemporaneamente.

Il principio del progetto di una cucina segue la logica del lavoro che vi si svolge: iniziamo col prendere gli alimenti dalla dispensa o dal frigo, li laviamo, poi li puliamo, tagliamo e portiamo a cottura sul fuoco o in forno. Tenendone conto durante la progettazione, eviteremo degli spostamenti e dei movimenti superflui.«

 

Arredare la cucina, la disposizione degli elementi: i consigli dell'architetto

• In cucina desideriamo delle antine laccate di colore scuro …
Mojca Lazar Portir: »Se avete intenzione di usare la cucina per cucinare e non per scopi decorativi, allora vi consiglio dei colori neutri, perché sulle superfici scure lo sporco è molto più visibile. Se desiderate comunque dei colori forti, allora vi consiglio di tinteggiare le pareti sullo sfondo.«

• Non desideriamo una cucina prodotta in serie, vogliamo ordinarla da un falegname in modo da avere una vera cucina su misura.
Mojca Lazar Portir: »Un tempo questo ragionamento non faceva una grinza perché solo i falegnami riuscivano a valorizzare tutti gli spazi tra gli elementi e le pareti. Oggi invece i produttori di cucine offrono una vasta gamma di elementi aggiuntivi che permettono di comporre una cucina senza alcun spazio vuoto. Anche la scelta degli elementi si è ampliata. Un tempo si sceglieva tra le basi, i pensili e i cassetti per le posate, mentre oggi possiamo scegliere tra cestoni estraibili di diverse altezze e dimensioni, ante vetrate e mensole di spessori diversi. Le cucine in serie non danno più problemi di personalizzazione.

Però è anche vero che ci sono falegnami che riescono a realizzare delle cucine molto abbordabili secondo i nostri desideri.«

• Abbiamo già scelto i mobili: in un catalogo che abbiamo trovato nella cassetta della posta abbiamo trovato una cucina bellissima a un prezzo molto conveniente.

Mojca Lazar Portir: »Avete letto le specificazioni sotto la pubblicità? Il prezzo che nei catologhi di solito viene indicato a caratteri cubitali vale per la composizione di base e con delle antine al posto dei cestoni. Una volta arrivati in negozio scoprirete che gli elementi più pratici sono molto più costosi. Allora vi conviene scordarvi di ottenere una cucina “rispettabile” per una cifra irrisoria, piuttosto moltiplicate con 4 il prezzo del catalogo – così almeno vi avvicinerete al prezzo reale.

Riflettete bene sulla possibilità di incominciare a scegliere la cucina dal piano di lavoro. In commercio troviamo i laminati, i multistrati, il legno massiccio, il granito, il marmo, il kerrock, l'inox … Il granito è il materiale più resistente, ma purtroppo è alquanto costoso e la scelta dei colori è molto limitata. Nella scelta del lavello non potete sbagliare scegliendo l'inox, anche se i materiali sintetici offrono delle soluzioni molto estetiche e pratiche, specialmente se si intonano con il piano di lavoro.
Il laminato è cinque volte più conveniente del kerrock, che però può essere disegnato secondo i nostri desideri, evitando le fessure in cui potrebbe accumularsi lo sporco. Però entrambi i materiali non resistono alle alte temperature. Facciamo attenzione alle finiture e agli incollaggi sui lati che di solito sono meno resistenti del resto e possono deteriorarsi con facilità. Anche se avete un budget limitato sarà meglio acquistare dei mobili di qualità superiore piuttosto che dover cambiare tutto dopo qualche anno.«

 

• Anni fa incminciò il trend delle basi più larghe e profonde. Dobbiamo scegliere un piano di lavoro profondo 90 cm?
Mojca Lazar Portir: »La profondità standard di 60 cm va benissimo, io nella mia cucina ho scelto una profondità di 70 cm. I piani di lavoro più profondi rischiano di rivelarsi poco pratici.«

• I cestoni sono costosi … ma non andrebbero bene le antine?
Mojca Lazar Portir: »I cestoni effettivamente costano di più, ma sono molto ergonomici e alleviano molto il lavoro in cucina. Possiamo riporci tanto gli alimenti quanto le stoviglie. Durante la preparazione del cibo dobbiamo avere un facile accesso agli attrezzi e al pentolame. I cestoni, i meccanismi per l'estrazione totale e per il sollevevamento le antine dei pensili facilitano la visibilità del contenuto dei pensili e agevolano il lavoro.«

• Desideriamo che i pensili siano costituiti da vetrinette e armadietti …
Mojca Lazar Portir: »Fate attenzione alle loro dimensioni e come si aprono! Se ad esempio scegliamo gli elementi all'Ikea, mancano completamente i pensili con i pistoni oleodinamici. Le antine che si aprono a destra o a sinistra sono scomode. I pensili con un buon meccanismo basculante offrono la possibilità di sfruttare bene lo spazio, ma sono poco funzionali se sono alte ad esempio solo 40 cm. Se mettiamo due pensili di questo tipo uno sopra l'altro ci renderemo conto che quello sopra non è ben raggiungibile ed entrambi hanno un'altezza insufficiente per riporre gli oggetti. Quando scegliete le maniglie, evitate quelle più piccole che sono più difficili da pulire.«

 

 
Ma una cucina in legno massello non è anche più robusta?
Mojca Lazar Portir: »Sì, lo è. Ma è anche difficile trovare dei mobili in legno massello di buona qualità. Molte cucine in 'legno' sono in realtà di formica, che in realtà non è un cattivo materiale. Dipende però dal motivo per il quale desideriamo il legno massello. In linea di massima i laminati sono più facili da pulire.«

• Gli elementi delle cucine che sulla carta sono di materiali uguali hanno però dei prezzi molto variabili da produttore a produttore. Noi sceglieremmo quelli più economici, specialmente se durante la verifica in negozio non abbiamo notato nessuna differenza.
Mojca Lazar Portir: »Spesso la differenza di prezzo va a scapito della qualità dei meccanismi. In negozio avete provato dei cassetti e dei ripiani estraibili vuoti. Ora immaginate la vostra cucina a casa, una volta caricata con la spesa che avete portato dal supermercato, i piatti e il pentolame. Calcolate che userete questi elementi almeno un paio di volte al giorno! Solo delle cerniere di buona qualità resisteranno senza piegarsi e consumarsi, quelle economiche cederanno già dopo un anno o due.

Come facciamo a riconoscere delle cerniere di buona qualità? I cassetti seguono docilmente i nostri movimenti, le ante si aprono senza strattoni, molto raccomandato il sistema “blumotion” che permette una chiusura rallentata con l'ausilio di una piccola spinta. I pensili devono avere un'apertura telescopica. Prendiamoci un po' di tempo e verifichiamo gli elementi con sensibilità!«


• Una composizione economica per le basi di solito offre una struttura con cassetti per riporre le posate e delle normali antine. Se scegliamo degli elementi di questo genere al posto dei cestoni, potremmo risparmiare un po' di soldi …

Mojca Lazar Portir: »I cestoni però sono molto più pratici per riporre le stoviglie, non c'è bisogno di chinarsi per cercare gli oggetti sul retro. Io consiglio di scegliere dei cestoni a estrazione totale. Trovo anche molto utile il cesto per la pattumiera che può essere attrezzato con una levetta da azionare col piede. In questo modo evitamo di sporcare le maniglie.«

 

Ed ecco che siamo arrivati al termine dei consigli dell'architetto Mojca Lazar Portir riguardo alla scelta dei mobili da cucina. Ora abbiamo bisogno ancora degli elettrodomestici – ne parleremo nel prossimo articolo.

 
Mirjam