I bambini hanno bisogno di spazi che permettano loro di giocare senza problemi e non di camerette da catalogo!
Il tappeto da gioco delle designer di Oloop Squareplay si è aggiudicato il premio red dot per il 2007. Interamente in feltro, stimola il bambino a scoprire il mondo già da piccolissimo – nei primi tempi con l'aiuto dei genitori.
Durante la gravidanza noi donne veniamo travolte dall'istinto del nido e niente, nemmeno il traffico cittadino nè un futuro papà esausto nè una pancia che sfida tutte le leggi di gravità riescono a dissuaderci dall'allestire una perfetta cameretta con tanto di culla infiocchettata e orsacchiotti sulle finestre in cui poter giocare a fare la mamma. Poi i bimbi nascono e se siamo fortunate di avere dei piccoli e sani omini, ci faranno ben presto capire certe cose: “Scusa mamma, ma se le tende ti piacciono così tanto, tienitele per te! – I peluches servono per giocare e per tirarli di qua e di la, non per fare da decorazione. – Metti da parte i tuoi bei giocattoli, così poi non ti lamenterai che sono rotti, dammi piuttosto una scatola di cartone, così ne farò una casa, un tunnel, una barca e un armadio. – Hai disegnato questi bambi per me? Allora li correggo un po'!”
La designer norvegese Kaja Osholm Kjølås ha creato per i bambini degli attrezzi per arrampicarsi a forma di albero. Sono adatti ai bambini dai tre anni in poi. La parete ovviamente non resterà candida, ma intanto il bimbo avrà la possibilità di apprendere la coordinazione dei movimenti. Poi si darà un'imbiancata e via!
Un mio amico ha qualche figlio in più della media e hanno ognuno la propria cameretta. Ora sono già grandi, la più grande fa già l'università. Anni fa però avevano una sola cameretta. Nel frattempo le “vere” camerette restavano in perenne sviluppo, nella mansarda, a volte non c'era tempo, poi non c'erano i soldi per finirle, ma nonostante ciò svolgevano alla perfezione la propria funzione. Quando il mio amico aveva un po' di tempo, saliva con i bambini e si mettevano a isolare il solaio e a montare i rivestimenti. Se invece non aveva tempo, ci andavano i bambini da soli e si mettevano a giocare con i pezzi di legno, si esercitavano a piantare i chiodi, affinavano la tecnica con i colori a tempera e appendevano i disegni sulle pareti. Con gli anni le camerette diventavano abitabili, i mobili all'inizio arrivavano a singhiozzo e per un po' il letto era costituito da un materasso per terra. Oggi tutte le camerette sono arredate, rispondono alle esigenze degli adolescenti – addiruttura in ordine. Le mettono in ordine da soli.
Ogni figlio vuole bene alla propria cameretta perché ha potuto influire sul suo aspetto e perché è cresciuta insieme a lui. Ogni figlio rispetta la propria cameretta perché ricorda ancora come ha aiutato il padre a segare i listelli per il rivestimento, a stuccare e a imbiancare le pareti. Quando ho chiesto a Chicca se è felice di avere una cameretta tutta per sè, la tredicenne un po' pungente mi ha risposto che una cameretta ce l'aveva già dalla nascita – solo che non era ancora finita.
I bambini amano i rifugi, ad esempio le tende. La tenda della Haba è funzionale e resistente – ed è pure carina, così piace anche alle mamme.
Noi genitori desideriamo fare il bene dei nostri figli e accontetarli – ma in realtà spesso serviamo il bambino che c'è in noi. Che forse non ha niente a che fare con il nostro figlio reale. Perché se chiederemo a lui come dovrebbe essere la sua cameretta, ci risponderà che dev'essere perfetta per giocare. E la stragrande maggioranza dei bambini, specialmente quelli più piccoli, non si troverà daccordo sul fatto che il gioco consista solo nel spostare la bambola dal passeggino al lettino e viceversa o nel comporre un puzzle, per loro una parte importante del gioco è costituita dal movimento. Da un movimento intenso. Dalla fatica.
Oggi presentiamo alcuni prodotti e delle case che rispondono alle esigenze dei bambini.
The Rainbow House, la casa dell'arcobaleno di Londra è stata costruita pensando ai bambini: colori vivaci, tanto spazio per correre, uno scivolo e un divano di 8 x 12 metri (!). Beh, con tanti soldi a disposizione ci si possono permettere tante cose, vero? Ma pensiamoci bene: quanti soldi investiamo nel garage e nella pavimentazione del giardino e quanti per una migliore qualità abitativa dei nostri figli?
Le camerette che spesso sono troppo piccole e arredate con sdolcinatezza non tengono ai giochi dei nostri cuccioli. “Va bene,” pensa il poppante, “allora andrò nel salotto.” E invece lì incominciano i guai: lascia le tende, via dai cavi, attento a non ribaltare il televisore, lascia in pace le piante, guarda come stai seduto sul divano …”
“Oh, vado sul terrazzo e in giardino!” decide la prole, desistendo dall'impresa impossibile. No, piccolo uomo, queste piante non sono qui per essere strappate e la datura è velenosa – non l'avrai mica mangiata? Cara mia, le aiuole non sono fatte per passarci con la bici. – No, papà non costruirà una casetta accanto all'albero, ma farà una bella tettoia per la macchina. Dite che vogliamo più bene alla macchina che a voi due? Ma come vi viene in mente? “Perché ora resteremo senza l'ultimo spazio che avevamo per giocare a pallacanestro …”
La casa Nakameguro a Jokohama, Giappone – sì, anche qui c'è uno scivolo! E un corridoio arrotondato che attraversa la casa. Anche i nostri bambini lo apprezzerebbero, vero? Se aggiungiamo la sala giochi con le palline e una gran quantità di spazio per potersi muovere, la casa si presenta molto vivibile dal punto di vista famigliare.
Da bravi genitori facciamo tante cose per il bene dei nostri bambini – ma forse sarebbe meglio sederci e chiedere a loro che cosa desiderano veramente.
I bambini desiderano il contatto – anche una cameretta perfetta non riuscirà a sostituire il contatto con i genitori, i fratelli, i parenti e gli amici. La solitudine non è una cosa da bambini.
I bambini desiderano avere una voce in capitolo riguardo alla composizione del loro spazio.
I bambini hanno bisogno di poter prevedere gli avvenimenti e di un ordine di base. La confusione li stanca, ma allo stesso modo li stanca anche l'ordine esagerato che esigiamo da loro.
E non per ultimo, i bambini hanno bisogno di spazio per muoversi. Specialmente i bambini contemporanei che non hanno la possibilità di vivere pienamente nella natura, dove poter apprendere i limiti e le possibilità del proprio corpo, non possono essere continuamente limitati nel movimento anche in casa.
Una casa sull'albero, o meglio accanto all'albero. 2500 euro il costo di questo ripiego per gli alberi che non sopporterebbero dei carichi aggiuntivi. La risposta è una casetta accanto all'albero, posta su una struttura a parte, ma attigua al tronco. La casetta non si ispira alle classiche casette sugli alberi che imitano delle case idealizzate. I bambini hanno così la possibilità di apprendere delle forme alternative che comunque lasciano spazio alla fantasia, dato che la costruzione può diventare anche una nave o un missile spaziale. Ravnikar Potokar arhitekturni biro, d.o.o.
Quando arrediamo la nostra casa dobbiamo trovare un compromesso tra le nostre possibilità materiali, i nostri princìpi e gli ideali. Il denaro è una componente molto importante per assicurare ai nostri bambini il loro spazio vitale, ma le soluzioni migliori non sono necessariamente le più costose: forse al posto dei giocattoli potremmo acquistare dei cuscini lavabili e metterli per terra nella cameretta, in modo che i bambini possano fare in pace le loro capriole? Una tenda per i bambini può essere un fantastico rifugio che stimola i giochi di fantasia – sul mercato troveremo tanti bei modelli, dai più costosi a quelli più economici, ma possiamo farne una anche da soli. Per le arrampicate e per lo stretching vanno benissimo i letti a castello, forse potremmo montare anche un'asta.
Questa casetta è costruita con legno lamellare di abete verniciato con un nano impregnante protettivo trasparente. Ciò permetterebbe una durata maggiore del legno che acquisterebbe comunque la propria patina grigia. Il tetto e la facciata inclinata sono costituiti da trucciolare per tetti che non teme gli agenti atmosferici.
L'arredo interno è minimale, composto da elementi fissi in abete, realizzati dai due architetti collaborando con i bambini.
I bambini non sono tutti uguali e hanno esigenze e desideri diversi. I genitori che sono saggi non fanno finta di non vederli. Esistono anche dei bambini che si sentono a proprio agio in una casa arredata secondo i canoni convenzionali, ma sono molti, molti di più i bambini che preferiscono fare le capriole sul divano o che sarebbero molto rallegrati da uno scivolo che al posto delle scale li porterebbe da un piano all'altro. Ovvio, i bambini sporcano le pareti tinteggiate di bianco e sono una minaccia per gli oggetti preziosi (che andrebbero tolti dai punti critici). Ma i bambini crescono in fretta. Si tratta di una questione di pochi anni e non di decenni. Fino ad allora vediamo di offrire loro una casa che risponda o almeno non neghi le loro esigenze.
Mirjam