Cercare di ridurre i consumi di energia elettrica in casa è l’obiettivo di moltissime persone, perché le bollette relative alle varie forniture incidono in modo significativo sul budget familiare. Calcolare il costo di un kWh però non sempre è semplice come si immagina, perché sono molti i fattori che vanno a confluire in questa voce di spesa. Leggere la bolletta al giorno d’oggi è diventato più facile ed intuitivo rispetto al passato perché le varie società di fornitura cercano di offrire la massima trasparenza. Quando però vogliamo calcolare i costi della bolletta differenziando il prezzo del singolo kWh dalle altre voci, ci troviamo spesso e volentieri in difficoltà.
Vediamo dunque come fare per capire in modo chiaro e semplice quanto spendiamo per la fornitura di energia elettrica e come leggere correttamente la bolletta.
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Come calcolare il costo di 1 kWh in bolletta
Bolletta alla mano, possiamo renderci conto immediatamente che nella spesa totale della componente energia non rientra solamente il costo della materia prima. A questa infatti vanno ad aggiungersi alcune spese addizionali e costi fissi ed è per tale ragione che si rischia di commettere qualche errore nel calcolo. Per capire quanto costa l’energia elettrica offerta in kWh, bisogna dunque considerare l’intero importo fatturato dalla società erogatrice del servizio. Per farlo si può prendere una qualsiasi bolletta, perché questo non è naturalmente l’unico elemento che ci consente di effettuare il calcolo.
Oltre alla cifra totale da pagare, bisogna considerare anche il numero totale dei kWh consumati, facendo riferimento ovviamente alla stessa bolletta. A questo punto il calcolo da fare è molto semplice, perché basta dividere la somma da pagare per il numero dei kWh: il risultato è il costo del singolo kWh.
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Come calcolare il costo in base alle fasce orarie
Coloro che hanno scelto una tariffa bioraria possono effettuare dei calcoli ulteriori, per comprendere quale sia il costo del kWh in base alla fascia oraria specifica. Chi infatti ha un contratto di questo tipo, spende meno dopo le 19.00, durante il fine settimana e nei giorni festivi. Effettuando dunque il calcolo che abbiamo appena illustrato si ottiene una media, ma se l’intento è quello di capire quale sia il costo dell’energia nell’una e nell’altra fascia oraria bisogna fare due calcoli distinti.
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Come ridurre i costi in bolletta
Per ridurre i costi in bolletta, esistono oggi numerose soluzioni e la prima è quella di scegliere una società di fornitura che proponga delle offerte convenienti. Grazie al mercato libero è possibile cambiare in qualsiasi momento il proprio gestore dell’energia elettrica e del gas, scegliendo quello più vantaggioso per le proprie esigenze.
Oltre a questo, per risparmiare in bolletta bisogna preoccuparsi di utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica e prestare attenzione a quando si mettono in funzione nel caso si optasse per una tariffa bioraria. Da non dimenticare nemmeno gli interventi edilizi, come il cappotto termico che consente di risparmiare in modo notevole soprattutto sul riscaldamento e quindi sul gas. In quest’ultimo caso l’investimento da compiere è importante, ma la spesa si ammortizza in breve tempo grazie al risparmio in bolletta.
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