Dall’idea alla piscina: quanto tempo ci vuole?

Sogni di costruire la tua piscina interrata in giardino, ma non sai quanto tempo ci vuole, quali sono le leggi e quali permessi per la piscina ti servono? L’idea è perfetta, perché oltre a divertirti nel tuo giardino, avrai un valore in più per la tua casa. In questo articolo spieghiamo come si costruisce una piscina interrata da zero e quanto tempo ci vuole fino al primo tuffo.

Costruzione piscina: quanto tempo?

Per costruire una piscina interrata domestica servono almeno 3 settimane. I tempi si allungano se si pensa alla metratura della piscina (se è più grande, ci vorrà più tempo). In questo calcolo sono esclusi i tempi per le procedure burocratiche e le fasi di progettazione e di ricerca dei materiali. La base della costruzione della piscina si può fare in cemento armato, vetroresina, casseri a perdere o in pannelli di acciaio. Ognuna delle soluzioni viene poi completata con un materiale impermeabile.


Sempre più piscine vengono costruite optando per questa soluzione, per due motivi:

  • La costruzione è più veloce;
  • I pannelli d’acciaio hanno un’ottima durata nel tempo: uno dei costruttori di piscine prefabbricate più moderni, i.Blue, afferma che le costruzioni in acciaio durino fino a 20 – 30 anni;
  • Sono una soluzione decisamente economica.

Dopo aver creato la base, gli specialisti creano uno strato impermeabile con PVC armato e liner, utile per evitare eventuali infiltrazioni che potrebbero danneggiare non solo la piscina, ma anche il terreno. La piscina potrà così essere realizzata nei tempi previsti dal preventivo e a te resteranno solo le faccende burocratiche.>

Per scegliere la piscina giusta da costruire, devi verificare la metratura che hai a disposizione e quale rivestimento preferisci, oltre ai tempi previsti. Così, quando chiederai i preventivi, potrai fare un confronto reale usando le medesime voci di spesa.

Permessi piscina: quali sono e dove richiederli

Che tu decida di costruire una piscina fuori terra o interrata, saranno comunque necessari i permessi per la costruzione, che però per fortuna sono anche semplici da richiedere. I tempi, però, dipendono da Comune a Comune. Quando scegli di costruire la tua piscina, chiedi al costruttore quali sono i tempi che il tuo Comune di residenza di solito impiega per rilasciare i permessi. Se hai un ristorante o un hotel, il Comune dove chiedere informazioni è quello dove si trova la tua attività.

Dopo aver valutato i diversi preventivi, dovrai verificare se il terreno ha vincoli urbanistici e/o paesaggistici. Cosa vuol dire? Significa che il tuo terreno ha un valore dal punto di vista del paesaggio. Potrebbe capitare che la tua piscina sia in contrasto con un piano regolatore del Comune (e dunque sotto vincolo urbanistico). Per questo, prima di partire con la costruzione devi fare una perizia sul terreno, per capire se ci siano vincoli o meno.

Se effettivamente il terreno è sottoposto a un vincolo, devi chiedere al tuo Comune il permesso di costruzione, con tutti i documenti del caso:

  • Progetto della piscina.
  • Planimetria del locale o della casa.
  • Planimetria del terreno.
  • Atto di proprietà del terreno.

Il progetto deve essere richiesto al costruttore incaricato dei lavori, mentre gli altri documenti vengono rilasciati dal Catasto. Il Comune ha 30 giorni di tempo dal momento della presentazione per approvare, rifiutare o chiedere altri documenti per il progetto piscina. Solo dopo, potrai fare una dichiarazione di inizio attività (SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività) sempre al Comune e quindi iniziare i lavori. La SCIA viene redatta dal costruttore, ma deve essere il proprietario a inviarla. Quando i lavori sono terminati, l’ultimo dei permessi piscina èl’atto di conformità, ovvero una dichiarazione dove il costruttore spiega al Comune che i lavori sono finiti. La piscina andrà registrata al Catasto come aggiornamento per il valore dell’immobile con l’accatastamento.

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