La velatura con le sue ombreggiature e le trasparenze dona alle pareti sfumature ed effetti opachi.
Continuiamo la nostra passeggiata tre le diverse tecniche decorative con cui possiamo ravvivare le pareti della nostra casa.
Capita che col passare degli anni sorga in noi il desiderio di cambiare qualcosa nei nostri ambienti, dare una nuova luce alle stanze, variare un po' l'insieme cromatico della nostra casa. Un modo abbastanza facile ed accessibile è rappresentato dalle tecniche decorative più semplici, come ad esempio la velatura.
Siamo abituati a incontrare la velatura sulle pareti degli edifici restaurati, negli ambienti rustici e nei locali un po' country. Oikos ci presenta alcune varianti che stanno benissimo anche negli ambienti contemporanei o comunque moderni. L'effetto finale della decorazione infatti dipende dal supporto, in quanto una parete perfettamente rasata darà un risultato più sobrio, mentre una parete ruvida accentuerà una nota rustica.
Si tratta di una tecnica abbastanza facile in quanto si esegue su un fondo preparato con fissativo e tinteggiato con pittura lavabile. Il passo successivo è costituio dalla decorazione (nel caso della Oikos si tratta del prodotto Duca di Venezia) con un pennello o con un tampone.
La difficoltà della tecnica sta nell'uniformità della stesura, è buona regola fare prima qualche prova per evitare di chiazzare la parete o produrre degli effetti non esattamente gradevoli. Il consiglio che vi diamo noi è di diluire la pittura e eseguire due volte la decorazione, in modo da evitare che le passate siano troppo vistose. Tutto infatti dipende dai movimenti che faremo fare al pennello, che una volta decisi, non andranno più modificati fino alla conclusione del lavoro. Possiamo scegliere dei movimenti rotatori, diagonali, incrociati … conviene perciò provare quale variante si più consona ai nostri gusti e alla nostra abilità. In ogni caso possiamo decorare anche solo una superficie limitata (una parete di estensione minore, un camino, una parete corta nel corridoio) oppure affidarci ad un professionista.
FOTO: Oikos