L’architettura contemporanea nei centri storici, il progetto di MVRDV che riprende le fattorie del luogo.
Era dal 1980 che nella cittadina olandese di Schijndel pensavano a come colmare il vuoto sulla piazza principale, lasciato dai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.
Lo studio di progettazione MVRDV ha preparato sette diverse proposte, l’ultima è stata finalmente approvata. Nel dibattito ha avuto un gran peso anche la comunità locale, che non ha lesinato in critiche, lodi e proposte alternative. Infine è stato scelto un edificio polifunzionale, con negozi, spa e saloni. A prima vista una soluzione molto banale, che però è stata rivestita con un involucro innovativo. I 1600 metri quadri di superficie infatti sono stati racchiusi all’interno di una forma che riprende le tradizionali fattorie olandesi, in scala ingrandita. L’idea nasce proprio dal fatto che le restrizioni del piano regolatore permettevano di erigere un involucro con le forme e le proporzioni tipiche degli edifici agricoli della campagna circostante. Lo studio ha provveduto a fotografare le fattorie nei paraggi della città ed ha elaborato un progetto che ne ricalcasse le proporzioni.
L’involucro del centro commerciale è stato realizzato in vetro, su di cui è stato applicato un collage di foto scattate alle facciate delle fattorie circostanti. In questo modo l’esterno dell’edificio assomiglia ad una vera e propria fattoria. Il vetro in alcune zone è trasparente, a seconda dell’uso degli ambienti che si celano dietro la vetrata.
Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di vedere diversi tentativi di mimetizzazione delle nuove costruzioni all’interno dei centri storici, dalle facciate a specchio a quelle dipinte. L’inserimento di progetti contemporanei all’interno dei luoghi più vulnerabili delle nostre città rappresenta infatti uno degli argomenti più difficili e conturbanti, che coinvolgono in dibattiti infiniti abitanti, rappresentanti degli enti locali e professionisti del settore.
Foto: MVRDV