Approci interessanti e materiali ecosostenibili per mobili contemporanei dal design eterno.
Michael Iannone ha scoperto la lavorazione del legno appena verso la fine dei suoi studi di belle arti, ma immediatamente i mobili si sono rivelati per lui un autentico colpo di fulmine.
Subito dopo il diploma ha fondato a Glassboro, una cittadina non molto distante da Philadephia l’impresa Iannone Design ed ha incominciato produrre mobili utilizzando anche materiali ecosostenibili. Dopo qualche anno ha dovuto constatare che erano proprio i mobili prodotti con questi materiali a suscitare il maggiore interesse del mercato ed ha deciso di dedicarsi completamente agli articoli in kirei, un materiale realizzato con gli steli del sorgo, un sottoprodotto della produzione del riso, pannelli di bambu, sughero e anche legno massello derivante ad esempio dal recupero delle barriere antivalanga nel Wyoming.
Gli arredi di Iannone prendono spunto dalle forme del design anni cinquanta e sono arricchiti da intarsi di varie forme in negativo. Era da tempo che non vedevamo comparire questa antica lavorazione di falegnameria rivisitata in chiave contemporanea.
L’azienda condivide i locali di produzione con altre sei imprese di falegnameria e fa parte di una cooperativa fondata per poter accedere ad un progetto di recupero di una vecchia zona industriale di Kensington.
Tutti i puntini che vanno a comporre il disegno dei mobili qui sotto sono stati realizzati con l’intarsio.
La lavorazione degli arredi di Iannone richiede una mano d’opera più accurata rispetto agli ordinari prodotti industriali e questo fattore incide notevolmente sui prezzi dei suoi articoli. Nonostante ciò è in corso una continua ricerca per ottimizzare la produzione che darà modo in un prossimo futuro di trovare alcuni mobili di Iannone anche nei cataloghi di Anthropologie.