Il piccolo paradiso sotto gli ippocastani è davvero un’oasi di bellezza per gli amanti dei giadini e delle rose.
Eravamo a caccia di bei giardini e la strada ci ha portato fino a Kobdilj, un paesetto idilliaco a poche centinaia di metri dalla nota località di San Daniele del Carso, subito oltre il confine con la Slovenia. La tenuta Il piccolo paradiso all’ombra degli ippocastani si trova sul punto più alto del villaggio ed è circondata da vigne, prati e boschi e offre una vista meravigliosa su San Daniele e il paesaggio carsico.
Britta Höschele, la proprietaria, ci ha accompagnati dalla corte dai tratti tipicamente carsici fino al giardino terrazzato, ornato oltre che da ippocastani, querce, allori, palme, fichi, cipressi e ulivi anche da bellissime rose.
Qui ne coltivano più di cento varietà, che specialmente durante la fioritura si trasformano in uno spettacolo per gli occhi e per l’anima che si lascia allietare dai loro soavi profumi.
Il tempo un po’ strampalato di quest’anno ha sciupato alcuni arbusti e alcuni esemplari non erano ancora in fiore, ma nonostante ciò abbiamo potuto avuto modo di godere di molte bellissime varietà.
Ad ogni passo si incontrano angoli riparati dove sedersi e godersi il giardino.
Guardandolo si comprende che si tratta di un organismo vivente, che si è sviluppato nel corso degli anni ed ha preso forma lentamente.
Il terrazzamento inferiore un tempo era adibito ad orto mentre ora è diventato un giardino, il non facile suolo carsico ospita ora ulivi e salvie circondati da bossi che Britta ha creato da sola da un migliaio di talee. Anche i roseti sono opera sua.
Li ha tirati su da piantine regalate oppure da talee carpite a qualche esemplare chissà dove.
Per la propagazione ha messo a frutto le tecniche floricolturali imparate nella natìa Germania.
Una varietà di rosa portland con fiori molto grandi e petali fitti che ha resistito alle ingenti piogge di questa stagione.
Ciascuna rosa è identificata da una targa su una lastra di pietra carsica su cui sono incisi l’anno e il nome della varietà.
Ma ad attirare l’attenzione sono soprattutto i dettagli che in un contesto diverso forse non sarebbero notati: rami dai lineamenti inattesi che sono stati collocati nel giardino come sostegni o elemento decorativo, pietre dalla forma inconsueta, le succulente Sempervivum nelle terrecotte.
E le numerose panchine, il cui scopo è farci accomodare e permetterci di godere appieno la bellezza del giardino.
I particolari decorativi hanno anche una loro funzionalità. Le succulente ad esempio attirano le formiche prevenendo così che si dirigano verso la casa.
A rendere incantato il giardino sono anche gli elementi carsici mantenuti nel loro aspetto originario, senza abbellimenti: i flessuosi sostegni in legno d’acacia utilizzati sul Carso nei vigneti, la pietra carsica, i portoncini di legno…
Il fico che era già presente al loro arrivo, negli ultimi anni si è sviluppato al punto da sembrare oggi un enorme insieme di arbusti.
Una varietà di rosa chiamata anche Cappello di Napoleone per la somiglianza con il noto copricapo.
Il giardino delle rose di Britta Höschele è aperto al pubblico solo su appuntamento e dispone anche di alloggi turistici e di una piscina per alleviare il caldo estivo. Per un’immersione totale nei profumi dei roseti e nella pace della campagna carsica.
Tel: +386 (0)41 37 86 45 (Britta Höschele); email: info@marapoko.com
Foto: Tjaša Brajdih