La Natività è da secoli una fonte d'ispirazione per gli artisti e per chiunque abbia il dono della creatività.
Casa e Trend ha visitato per voi la IX mostra internazionale dei presepi che si tiene al santuario del Monte Santo presso Gorizia. Sarà aperta da domani, 25 dicembre fino al 10 gennaio con orario di apertura dalle 10 alle 17, mentre dal 10 al 16 gennaio durante i giorni feriali sarà aperta dalle 14 alle 17 e durante i festivi dalle 10 alle 17.
Il presepe con le sue statuine, le miniature degli edifici e l'imitazione della natura raffigura la storia della nascita di Gesù. Verso la fine dell'Avvento, di solito la Vigilia di Natale, i presepi vengono costruiti nelle case, nelle chiese e anche all'aperto, nelle piazze e davanti ad alcuni edifici pubblici. Le statuine che per le loro dimensioni spaziano dalle miniature sino alla grandezza naturale, vengono appoggiate sul muschio, sulla paglia, sul fieno o sulla sabbia, spesso sono accompagnate dall'albero di Natale. La prima raffigurazione di un presepe vivente di cui siamo a conoscenza, risale al 1223 quando S. Francesco d'Assisi celebrò la Vigilia di Natale in una grotta presso Greccio.
Ma ora passiamo ad alcune immagini dei presepi in esposizione sul Monte Santo!
La raffigurazione della nascita di Gesù è uno spunto che fa nascere numerosi lavori di indubbio valore artistico. Le figure della Sacra famiglia e dei pastori sono in terracotta, mentre la grotta è stata creata utilizzando la radice di un albero.
Un presepe intagliato.
Un presepe intagliato in legno di cipresso.
Delle statuine molto diffuse in stile arcobaleno sono state poste in una damigiana rotta.
Lo spazio ripulito dal superfluo concentra l'attenzione sulla Sacra famiglia.
Il presepe di cioccolato. Una vera tortura per i golosi.
Un'altro presepe che ci convinti con la morbidezza setosa del legno.
Merletto a tombolo. Il cartoncino moderno fa loro una compagnia molto azzeccata.
Un presepe in terracotta.
Un altro presepe in terracotta con un paesaggio movimentato.
“In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio.
Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: “Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”.
Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.”
Dal Vangelo secondo Luca, 2 (1 – 21)
Buon Natale!
Foto: Pullga