Villa Vera è una dimora che offre innumerevoli spunti per ispirarsi e trovare nuove idee per l’arredamento
Tempo fa numerosi abbiamo cliccato sui nuovi album pubblicati sul nostro portale e il nostro utente ha ricevuto un fiume di complimenti per l’arredamento ricercato del suo appartamento.
Un insieme di oggetti inconsueti che trasportano i nostri pensieri altrove
Un utente? Sì, il nostro utente è un uomo. Alla prima visione degli album ho capito subito due cose: la prima è che qui non abitano dei bambini; la seconda, che l’arredamento non è opera di una donna. Sì, la dimora che vi presentiamo oggi è frutto della creatività maschile. L’esterno della casa non esprime (ancora) la metamorfosi interna – assomiglia alle sue alquanto sfortunate coetanee degli anni ’60 con poche ambizioni estetiche: un pianoterra e un primo piano dai soffitti alti, due balconi, da una lato la bussola per l’entrata, dentro invece … dentro si sta trasformando in una riservata fantasia nei toni della natura.
Il salotto di Villa Vera
Il proprietario è cresciuto in questa casa e la conosce fino all’ultimo mattone. Adesso la sta rinnovando, usando il dovuto riguardo. Ha abbattuto solamente due pareti, in modo da ottenere due grandi saloni su entrambi i livelli. Tutti gli altri effetti sono frutto di un’accurata scelta di colori, materiali e pezzi d’arredamento.
Un comò d’antiquariato esaltato dai complementi d’arredo nei toni del bianco, del verde e dell’argento
La prima impressione: marrone. Questo colore, di cui così spesso abusa chi ha poca fantasia, in questa casa diventa un colore dalle innumerevoli sfaccettature: dai delicati toni della sabbia, del caffè, del cacao, del noce, sino ad arrivare al colore del rovere antico. Non è per niente noioso e insieme al bianco si offre a fare da sfondo agli altri colori, presenti solamente nei piccoli dettagli: sul cuscino color sabbia troviamo le righe rosso scuro, la cornice dorata dello specchio, il blu mare sul bordo del tappeto, il blu parigino sul paralume, un paio di piante – non c’è niente che spicchi il volo dalla tavolozza “conservativa” di base. Ci metto un po’ a decidere su quale divano sedermi, poi il mio sguardo comincia a spaziare tra gli arredi, di stampo chic borghese. Lo specchio in stile impero. Il sofà fin de siècle, restaurato con un rivestimento nuovo ma con la fantasia originale. Niente male davvero!
Il marrone e il bianco ospitano una nota di blu parigino
Poi incomincio a scoprire l’altra storia di questa dimora: i singoli pezzi d’arredamento ricercati, come ad esempio il sofà di cui sopra, lo specchio, il comò biedermaier … vengono abbinati senza compromessi a delle soluzioni low cost: il tavolino riciclato, un comune divano poco vistoso e un mobiletto ricavato da una vecchia cassa che un tempo si usava per la lana. E su di essa una gabbia per uccelli all’antica. Il proprietario ha un debole per le gabbiette. Il valore aggiunto deriva dai complementi d’arredo: sapientemente disposti, raccontano gli interessi degli abitanti della casa: i viaggi, la musica ascoltata dai vecchi LP, la passione per gli antichi mestieri, le piccole collezioni di oggetti scelti in base al criterio dell’estetica.
Una lampada e nello sfondo le foto in bianco e nero di Parigi
Il gatto ToyBoy, arrivato da chissà dove, e la regina della casa Mimì si sottomettono alle regole della casa: Metti in ordine prima di andartene! Sta attento all’igiene! Non farti le unghie sui mobili! Non rovinare il divano! Non lasciare peli in giro! Occupa solo lo spazio che ti è stato prefissato! E il gatto di strada, senza replicare e con fare da gran signore, va a sdraiarsi sul suo cuscino, ritraendo le unghie. Da non crederci!
Un cestino di ferro con le uova
Il proprietario ci spiega che in effetti rispetto agli uomini le donne hanno un approcio diverso all’ arredo – hanno la tendenza di perdersi tra i progetti e i dettagli. Poi incominciano a vagare e a cercare una determinata lampada con il paralume in una determinata sfumatura malva e la fantasia con le farfalle, disperdendo tutta la loro energia in tali ricerche. Gli uomini invece tendono più a vedere l’insieme usando ciò che hanno a disposizione, creando un ambiente completo.
La cucina moderna bianca con i rivestimenti marrone si apre alla zona pranzo con i mobili d’antiquariato e ad una grande finestra
Entriamo in cucina, anche in questo ambiente il desiderio di armonia e la ricerca della bellezza prevalgono sulla funzionalità. Ma nonostante ciò la cucina dà la sensazione di venire usata anche per cucinare, anzi, pare proprio che si cucini tanto e bene. Ci soffermiamo sul rivestimento marrone: il reticolo di piastrelline è davvero chic. Ma il proprietario si lamenta che purtroppo sono molto delicate e che potrebbe pulirle in continuazione. Eh, ne sappiamo qualcosa anche noi …
Il comò e lo specchio
Dall’arredamento moderno della cucina si passa alla zona pranzo con il tavolo biedermaier e le sedie di Thonet. Il contrasto viene attenuato dagli attrezzi da cucina, tutti coordinati, e dai complementi d’arredo.
Degli oggetti decorativi insoliti fanno della cucina un altra chicca di questa casa
L’angelo che riposa accanto al contenitore per il pane conquista i nostri occhi. E ci porta a definire la regola vincente: quando decidiamo lo stile per la nostra abitazione, non dobbiamo lasciarci conquistare nemmeno da uno strofinaccio per la cucina che risulti stonato.
Il fin de siècle abbinato alla cucina moderna
Sotto al tavolo un tappeto in cocco, l’unico oggetto su cui i gatti possono sfogare la frustrazione accumulata nel topos borghese.
Scatole e scatoline, anche la dispensa subisce il fascino delle decorazioni
I colori principali della cucina sono il bianco puro delle pareti e dei mobili e il marrone scuro. Tutti i complementi sono beige, nel grigi e nelle sfumature del marrone. Ho l’impressione che anche l’armadio dispensa al suo interno sia decorato, ma non oso verificarlo, dato che mia madre mi ha sempre raccomandato che non si sbircia nelle case altrui.
La mensola della finestra è stata decorata con dei contenitori e con una lampada
Le lampade sono presenti dapertutto e servono tanto per l’illuminazione quanto per la decorazione.
La lavagna, il paralume, la cassa di legno per i succhi
Gli oggetti in questa casa sono per lo più in materiali naturali: legno, cocco, cotone, ceramica, vetro, porcellana. Anche la cucina non è da meno.
La cucina bianca
E poi si sente il profumo dei wafer …
Il portaricette in cucina
La camera da letto, proprio come il salotto, è stata ricavata da due stanze, dopo che è stata abbattuta una parete. Quindi c’è ancora dello spazio per il sofà. Stava da anni in un antiquario, in attesa che un famoso regista tornasse a prenderla. Finchè l’antiquario un bel giorno non si stufò di aspettarlo …
L’ampia camera da letto
Il sofà
Lo specchio d’antiquariato restaurato a foglia d’oro. E sotto di esso una cassettiera bianca in produzione negli anni ’70. Sulla ruota storica dei trend, è di nuovo in auge. Ed è anche un bel prodotto.
La cassettiera anni ’70 abbinata allo specchio decorato a foglia d’oro
Il letto è in noce e il legno è stato ricavato da un albero che stava davanti alla casa di vacanze. Il falegname ha fatto una semplice cornice, mentre il proprietario ha fissato su di esso una paglia di Vienna per renderlo più confortevole.
La camera da letto e il letto in noce
Faccio il quadro della situazione: il letto artigianale, il sofà biedermeier, lo specchio d’antiquariato, la cassettiera anni ’70, i comodini anni ’60, il tappeto persiano – avreste il coraggio di creare una stanza bella e comoda con tutto ciò? E una piccola mania collezionistica: scatole e quaderni ben rilegati.
Una collezione di scatole e quaderni
La camera da letto in confronto agli altri ambienti è molto luminosa, il guardaroba invece è lo spazio con minor luce. Anni fa era la cameretta del proprietario.
Il guardaroba con le pareti marrone e un altro sofà
Un sofà color sabbia e i cuscini abbinati
Che si scusa per non aver ancora applicato il nastro decorativo sull’altro sofà. E così il tessuto mostra ancora dei fili sul bordo. Questo difettino mi piace. La stoffa come anche molti altri oggetti della casa, provengono dall’Ikea. Ma anche il guardaroba non è sfuggito al tocco decorativo del proprietario: lampade da tavolo, sfere decorative – niente di particolarmente utile per la sopravvivenza, ma senza questi complementi la vita risulterebbe nuda e aspra. E spesso lo è comunque, per questo abbiamo bisogno anche di uno spazio dove trovare rifugio.
La lampada e le sfere decorative nel guardaroba
La casa sta acquistando un aspetto nuovo anche all’esterno. Il giardino si sta trasformando e assomiglia sempre di più alla sterpaglia che circondava il castello della Bella addormentata. Ma dato che si tratta del giardino di Villa Vera, siamo sicuri che presto anch’esso trasmetterà un senso d’equilibrio tra la riservatezza e il fermento, tra il riserbo e l’ospitalità. Ma soprattutto farà da schermo agli abitanti di Villa Vera, proteggendoli dall’incompiutezza del mondo quotidiano.
Foto: K.B.
Testo: Mirjam