Uova pasquali, lillà, fiori di melo, tulipani e pastelli – che tavola romantica!
Un'altra idea per decorare le uova pasquali: coloriamo delle uova bianche con delicati colori pastello e decoriamole con delle silhouette.
Procuriamoci:
uova di gallina bianche,
colori pastello per le uova,
pellicola adesiva,
matita
e forbici o taglierina.
Laviamo le uova, mettiamole a cuocere nell'acqua fredda e lasciamole bollire per dieci minuti. Nel frattempo disegnamo su una pelicola adesiva delle sagome o delle silhouette, ad esempio un coniglietto, un pulcino, una carota, un fiore, una croce, un bambino … Ritagliamo la sagoma. Facciamo sciogliere nell'acqua bollente il colore per le uova, noi abbiamo scelto i toni del blu. Prendiamo le uova lesse e incolliamovi le silhouette, poi immergiamole per qualche minuto nell'acqua colorata. Quando si sono colorate, mettiamole su una griglia ad asciugare. Una volta asciutte togliamo la pellicola.
Ora possiamo apparecchiare la tavola pasquale che ci ricorderà la nostra nonna.
Di solito passavamo il sabato mattina a colorare le uova pasquali. La mattina la nonna portava dal pollaio le uova ancora tiepide. Noi nipoti le lavavamo con delicatezza e le mettevamo nell'acqua fredda, poi la nonna appoggiava la pentola sul bordo della placca della vecchia cucina a legna in modo da portarle lentamente a bollore. Nel frattempo la nonna cercava nella credenza le tazze a fiorellini più vissute e faceva sciogliere nell'acqua calda il rosso e il blu per colorare le uova. Noi invece tagliavamo a pezzi i collant smagliati e correvamo in cortile a cercare dei trifogli, del prezzemolo e delle primule.
La mattina pasquale era poi infinatamente lunga, piena di uova lucide nella grande ciotola di porcellana bianca – erano lucide perché le strofinavamo con un pezzetto di pancetta. Il nostro cugino più piccolo voleva sempre mangiarsi subito l'uovo più bello, noialtri ci azzuffavamo, la nonna arrivava come una grande chioccia e portava le uova sul tavolo con una tovaglia candida.
Lì si materializzava il nostro palcoscenico festivo: sulla tovaglia damascata bianca c'era il vaso azzurro con i tulipani, accanto si trovava la ciotola con le uova e il piatto con il dolce pasquale e poi ancora un cestino con un grande uovo di cioccolata. Tutto era talmente affascianante che noi bambini restavamo ammutoliti ad ammirare la bellezza festiva. Che resisteva intatta fino all'ora di pranzo, quando noi bambini scivolavamo tra gli adulti nel cortile, ognuno con il suo uovo in mano.
Ecco il nostro pasto pasquale in onore alla nonna: un bouquet nostalgico con delle tazze nostalgiche. Abbiamo scelto dei fiori dai toni freddi: lillàm fiori di melo e tulipani che vanno dal rosa al porpora. Un bricco bianco è stupendo nel ruolo del vaso. Ogni commensale ha un tovagliolo a pois, un bicchiere a puntini e una tazza nostalgica: fiori su sfondo blu a puntini bianchi. Ogni tazza è decorata da un uovo con una sihouette, appoggiato su un lettino di pratoline. Possiamo aggiungere dei semplici bigliettini segnaposto con i nomi degli ospiti, legato con un nastrino di tessuto. E che la colazione pasquale in memoria della nonna abbia inizio!
Testo: Mirjam
Idea, realizzazione e foto: Matejad