Avete del materiale di recupero in cucina e vi serve un lampadario nuovo? Oppure vorreste arredare il vostro ristorante o bar con dei pezzi unici? Forse Madeleine Boulesteix è la risposta giusta alle vostre esigenze.
Madeleine Boulesteix cerca i materiali per i suoi lampadari dapertutto: nei negozi di articoli di seconda mano, nelle discariche, ai mercatini delle pulci. Dice di non ricordarsi di aver deciso consapevolmente che li avrebbe creati utilizzando degli articoli da cucina da buttare, senza disdegnare tazze, stampi per i dolci, posate e bicchieri – semplicemente è accaduto. Sì, anche oggi tratteremo di riciclo.
Siamo daccordo, il lampadario rappresenta il prestigio, la ciliegina sulla torta della vanità, ma se lo creiamo con delle cianfrusaglie da cucina usate, possiamo ancora vantarcene? Ma d'altra parte, avete mai provato a frugare nelle cucine e nei ripostigli delle vostre parenti più anziane? Avete mai provato ad osservare l'eleganza dei vecchi stampi per i soufflè? Oppure le posate di un'osteria che ha chiuso vari decenni orsono, pesanti e rozze per le bocche ergonomiche contemporanee? Avete mai ammirato le loro forme? E la patina che si è posata sulla loro superficie, le tracce di usura e di ossidazione, gli effetti particolari che si sono creati?
Madelaine libera tutti gli oggetti bistrattati e accantonati dal loro ruolo di cianfrusaglia e assegna loro il posto d'onore. Incomincia con un'idea semplice, fino ad arrivare a lampadari dalle dimensioni davvero imponenti. Il suo stile di vita è sempre stato all'insegna del riciclo – fa parte infatti della prima generazione dopo la seconda guerra mondiale, quando la vita era ancora modesta, poi arrivò il punk che analogamente non disdegnava il riciclo e l'uso di oggetti vecchi, e infine anche l'ecologia diede il proprio benestare a tale pratica.
Il riciclo è un atto nobile in quanto diminuisce l'inquinamento e incrementa la creatività. Il riciclo è anche un atto socializzante in quanto gli oggetti da utilizzare vanno cercati intessendo contatti con le persone e l'ambiente. Madeleine acquista molti oggetti nei negozi gestiti dalle organizzazioni di beneficienza. “Sono felice che le mie creazioni piacciano alle persone e che le vogliano acquistare perché così posso continuare con il mio lavoro, con la ricerca dei materiali e le creazioni. Ma non si tratta solo di realizzare degli oggetti, il mio lavoro ha anche una nota ecologica e umanitaria.” Madeleine si cimenta anche nella fotografia, nel campo del teatro e come insegnante.
Dare un ruolo nuovo agli oggetti è anche un'azione divertente, dice Madeleine incoraggiandoci a seguirla. Potremmo creare un originale ricordo materializzato della zia Nella che durante la guerra riuscì a procurarsi un servizio da the sul mercato nero, per poi non usarlo praticamente mai. Speriamo però che le vostre creazioni non non vi ricordino le sculacciate con i mestoli, in questo caso sarebbe preferibile orientarsi sui ricordi degli incantevoli budini della Gina, la dirimpettaia della nostra infanzia.
Mirjam