Le occasioni per vendere, comprare o scambiare i mobili e i complementi d’arredo sono decisamente poche.
Non sarebbe il caso si seguire l’esempio degli altri paesi anche in Italia, fare mercatini nei rioni, nelle vie e nei paesi? E come vanno le vendite in garage da noi?
Scatoline di modernariato da un mercatino delle pulci
Nonostante la buona volontà di fare degli acquisti ben ponderati, in casa con gli anni si accumulano oggetti che non ci servono più: i bambini crescono e non hanno più bisogno di peluches, camion e passeggini per le bambole, lo scivolo diventa troppo piccolo; la canoa ci fa venire le fitte alla schiena e già da dieci anni viene utilizzata solo dai ragni per tesservi le tele; in terrazzo abbiamo eliminato i colori scuri, ma in cantina abbiamo ancora dieci vasi decorativi in ceramica nera; e sono già più di sette anni che non abbiamo usato la teglia per i wafer e la pentola per la fonduta …
… si dice che tra sette anni tutto ritorni utile. Sì, si dice proprio così. Ma sarà vero? A noi pare proprio di no, ma forse sarebbe utile a qualcun altro? Il figlio dei vicini vorrebbe una canoa, la famiglia del pianterreno fa fatica a comprare dei giocattoli nuovi, dieci vasi decorativi nuovi costano almeno 150 Euro, soldoni per la maggior parte della gente.
Noi invece facciamo fatica a passare tra le cianfrusaglie che non ci servono più, pensando: le buttiamo? Nooo, sarebbe un peccato (anche se sono in tanti che lo fanno). Carichiamo tutto su un rimorchio e le trasportiamo al mercatino delle pulci vero proprio? Beh, provateci, l'esperienza sarà divertente, fateci sapere, e buona fortuna nei duelli con i venditori incalliti! Il mercatino nel centro storico lo scartiamo subito, tanto è solo per i venditori registrati. E poi ci passerà di sicuro anche il vostro capo. Vendere attraverso gli annunci? Beh, potrebbe andare, vi serve una macchina fotografica, tempo, tempo, tempo e tanti nervi.
Specchi e cornici, frequenti ospiti dei mercatini
Più di vent'anni fa una mia amica si era trasferita con la figlia a Washington, seguendo il marito in trasferta. Dato che divano letto, fornelletto e tavolo con una sedia non bastavano più, il marito si era messo in azione. Aveva impiegato un paio di sabati per fare il giro dei rioni di Washington e cercare le vendite in garage – ed era riuscito ad accogliere le due ragazze con un appartamento ben arredato. Al ritorno in Italia hanno poi rivenduto tutto alla stessa maniera. Le cose che mi hanno raccontato mi risultavano alquanto insolite. Ma le cianfrusaglie in cantina aumentavano.
I mercatini delle pulci in Belgio hanno di solito un'impronta caritativa. Questo è stato organizzato da Orphelins Sans Frontières per aiutare a frequentare la scuola i bambini dell'Africa orientale.
Poi è arrivata l'ora della nostra trasferta in Belgio e abbiamo avuto modo di osservare come circolano gli oggetti ai mini mercatini delle pulci, organizzati nelle scuole e nei rioni. E abbiamo visto anche dei mini inviti alle vendite in garage: la famiglia esponeva davanti alla casa gli oggetti in disuso, i potenziali clienti (i vicini per primi) arrivavano e gli oggetti cambiavano proprietario a prezzi bassissimi, per la soddisfazione di entrambe le parti.
Abbiamo trovato molto divertenti i mini mercatini delle pulci, organizzati nei vicinati – come se la vendita fosse solo una scusa per trovarsi in compagnia. Il vicinato veniva avvisato con un paio di settimane di anticipo e il sabato prefissato le strade venivano chiuse al traffico, mentre una musica ascoltabile veniva diffusa da altoparlanti improvvisati. Poi arrivarono gli abitanti e alcuni venditori professionali,allestendo un po' di tavolini e stendendo dei teli per terra, mettendo in mostra la proprietà in eccesso: l'occasione per una bella sbirciatina nella cultura materiale del Belga medio, dall'età scolare della sua mamma in poi.
A Waterloo, in Belgio ogni domenica mattina viene allestito un enorme mercato delle pulci vero e proprio. Sul grande parcheggio del Carrefour arrivano i venditori da ogni dove, anche dalla Germania, dalla Francia e dall'Olanda. Si trovano un sacco di cose vecchie a prezzi accessibili. Potete trovare notizie su questo mercato su questo blog, da cui è tratta questa immagine.
Abbiamo frugato tra gli oggetti esposti e comperato qualcosa: due vecchi aquerelli. A otto Euro. Se li avessimo comperati al mercatino dell'antiquariato, li avremmo pagati almeno 40 Euro l'uno. I bambini invece comperavano i puzzle per un paio di Euro. E qualche libro per bambini. E degli indumenti per bambini in ottime condizioni, tra le quali anche dei jeans D&G per il nostro piccolo narciso. A dieci Euro. E una serra in miniatura che però non è sopravissuta al trasloco.
Non abbiamo però potuto nascondere lo stupore per degli indumenti per bambini di almeno 30 anni e di qualità allucinante, che una signora insisteva a vendere; e per una collezione di caloriferi elettrici degli anni settanta nei quali abbiamo stentato a trovare dell'estetica, la funzionalità invece era più che evidentemente assente. Insomma, ci siamo stupiti dell'umana necessità di accumulare questi oggetti bizzarri – e della loro voglia di tirarli fuori proprio in questo pomeriggio di primavera? E chi avrebbe dovuto comprarli?
I mercatini si svolgono nelle scuole, alle feste di paese, nelle adiacenze delle chiese, le occasioni per scambiare gli oggetti davvero non mancano. L'incasso o una parte di esso viene devoluto a cause umanitarie e caritative. Ma le piccole fiere sono soprattutto un'occasione per stare in compagnia: i bambini con i monopattini sfrecciano tra i venditori, i vicini fanno una chiacchierata bevendo una birra, gli abitanti indigeni fanno conoscenza dei nuovi arrivati, qualcuno porta una chitarra e sua moglie inizia a cantare. Ora che siamo a casa sono un po' dispiaciuta di non aver provato a cimentarmi nel ruolo di venditore.
Una serie di gadget. (Foto: MK)
Ecco, sarebbe bello che queste cose succedessero anche da noi! Che nei paesi, nei rioni, nelle vie si fissasse un giorno in cui tirare dalle cantine, dalle soffitte tutto ciò che abbiamo di troppo e lo offrissimo agli altri. Senza portare gli oggetti chissà dove, impiegando poca fatica e approffittandone per fare quattro chiacchiere. Lo so, molti di voi saranno del parere che non è igienico comprare oggetti vecchi e che solamente gli sporcaccioni portano a casa qualcosa di usato. Qualcun altro sospirerà, pensando che in nessun caso mostrerebbe al vicinato che cosa tiene in casa. Però in tanti siamo senza pregiudizi e anche in linea con i trend: vintage, riciclare, atteggiamento ecologico, combattere la recessione etc. E allora organizziamo dei mercatini delle pulci in ogni paese e in ogni rione!
Mirjam