Le attrazioni da ammirare nelle serre di Laeken in Belgio.
Qualche giorno fa abbiamo presentato una delle maggiori attrazioni turistiche del Belgio, le Serre reali di Laeken a Bruxelles. La visita a questo luogo magico è un evento particolare anche a causa dell’accesso limitato a poche settimane durante il corso dell’anno.
Uno sguardo al passato
Ancora qualche decennio fa le estati nel Belgio erano piovose, mentre gli inverni presentavano un cielo terso, ventilato e freddo. La famiglia reale ha voluto dunque ricreare un piccolo eden in mezzo ad un clima non particolarmente ospitale.
Nell’Ottocento tanto l’aristocrazia quanto la borghesia coltivavano il collezionismo di piante esotiche, a quell’epoca si prediligevano i gerani, le fucsie, le felci e le palme. Il prestigio si esibiva con grandi orangerie, dove sotto i vetri prosperavano limoni e aranci. Il re Leopoldo II aveva realizzato un incantevole rifugio sotto le cupole, la sua famiglia e i cortigiani potevano godere del lavoro dei suoi giardinieri che vi ricreavano una propria versione del paradiso. Sotto le grandi cupole e soprattutto nei corridoi sono tuttora visibili molte delle composizioni create a metà dell’Ottocento.
Una passeggiata sotto queste incantevoli vetrate ci apre dunque uno scorcio nell’alta moda del giardinaggio dell’epoca, rivelandoci quali erano le piante più trendy: palme, felci, gerani, fucsie … Non dimentichiamo che la vegetazione lussureggiante è stata resa possibile dal progresso tecnologico nell’edilizia (le strutture in ghisa e vetro) e nella termoidraulica. Le piante esotiche infatti vengono riscaldate da un impanto che comprende ben 14 chilometri di tubi.
Siepi di gerani
La maggior parte delle serre è collegata da numerosi corridoi in cui il vistitatore viene affiancato da siepi e composizioni rigogliose. Ora ci sono le fucsie bianche a tendere i propri fiori sopra la nostra testa, poi ci si ritrova tra le felci e le cinerarie, mentre nel corridoio seguente veniamo accolti i classici gerani, che in questo caso sono talmente grandi da formare delle siepi fiorite.
Qua e là troviamo i vasi con le ortensie, le cinerarie e le azalee. I visitatori passeggiano incantati in mezzo ai loro fiori, solo i sorrisi dei bambini interrompono la magia con il loro suono argentato. Anche loro, nonostante siano abituati a vedere ogni genere di meraviglia, sono ammaliati da tutte queste cascate fiorite.
I tropici sottovetro
Le grandi serre che portano nomi importanti come “la serra del Congo”, “giardino invernale” e “serra delle palme”, sono molto ampie e a momenti abbiamo l’impressione di trovarci all’aperto. I percorsi che ci portano intorno al perimetro delle strutture offrono la possibilità di ammirare le piante da diversi punti di vista. Il terriccio per terra è celato da tappeti di piante striscianti che sono andate a ricoprire gli antichi bordi in pietra a forma di foglie di avocado.
La parte da leone la fanno comunque le palme alte fin la sommità della cupola più grande, a diverse decine di metri d’altezza. Sotto di esse fanno bella mostra di sè le yucche e le cycas. La vista verso l’alto è incantevole, l’intreccio dei rami e delle fronde con l’elegante struttura in ghisa merlettata è ancora più suggestivo se abbiamo l’opportunità di osservarlo nella luce crepuscolare. Sotto le piante delle banane si estendono delle enormi strelizie fiorite, accanto a loro delle orchidee Cymbidium con tantissimi grappoli fioriti.
Collezioni per sempre
E quando la natura non ce la fa più, ci sono i fioristi ad addobbare i punti strategici con le loro composizioni floreali. Non dimentichiamo di dare un’occhiata anche ai vasi decorativi, dei mirabili esemplari di porcellana cinese ed europea di fine Ottocento. Per finire passiamo di nuovo dall’Orangerie, con le sue decine di limoni, aranci e camelie.
Leopoldo II è passato alla storia per la brutalità delle persecuzioni delle tribù indigene del Congo e per la sua avidità. Ma è stato anche un grande appassionato di botanica, la sua collezione di camelie infatti conta più di mille esemplari! Questa collezione vanta ancora oggi intorno alle 300 varietà di camelie, mentre nell’orangerie troveremo circa venti aranci di ben duecento anni di età.
Se avrete la fortuna di visitare queste serre, prendetevela comoda e prevedete almeno un pomeriggio: ammirare questo paradiso in terra non ha prezzo.
L’apertura delle Serre reali di Laeken è prevista per il periodo che va da
domenica 15 aprile 2012 a martedì 1 maggio 2012 (chiuso il lunedì).
Si entra dall’ingresso principale del palazzo reale a Laeken in Avenue du Parc Royal.
Il prezzo del biglietto d’ingresso è contenuto.
Mirjam