Il marmo, soprattutto quello di Carrara, è stato uno dei maggiori protagonisti del Milano Design Week.
La pietra è uno dei materiali più antichi e nobili utilizzati dall'uomo per i propri spazi abitativi e le suppellettili. Disponibile in natura in numerose varianti, come il marmo, il granito, i conglomerati, a cui vanno ad aggiungersi i materiali prodotti compositi con le moderne tecnologie, la pietra esercita un fascino ineguagliabile per l'aura di eternità che traspira dalle sue forme e dai suoi colori. Alla settimana del design di Milano abbiamo notato alcuni ritorni al passato, uniti ad approci contemporanei e sperimentazioni che enfatizzano la pietra e in particolare il marmo. Importante la mostra all'Accademia di Brera allestita da Marsotto Edizioni in cui ha esposto una collezione che ha riunito sei designer, tra cui lo Studio Irvine che ha presentato delle scrivanie realizzate completamente in marmo, dalle linee sottili e fragili.
Jasper Morrison ha giocato con le forme consolidate del design anni '50, tramutandole integralmente in marmo.
Organiche come sempre le forme pensate da Ross Lovegrove per i fermalibro così belli da poterli scambiare per sculture.
Il marmo è stato protagonista anche all'allestimento curato da La Chance, casa di design raffinato e contemporaneo, facendo comparsa nella lampada Apollo di Dan Yeffet e Lucie Koldova.
Carrara abbinato al giallo neon oppure marmo verde Alpi abbinato al rame per questi tavolini di Sebastian Herkner.
I tavolini presentati da Ready made allo spazio espositivo di Swedish design goes Milan si presentano con un piano di marmo che si alterna al legno, supportato da gambe di legno tornite.
Funzionale la panca completa di focolare presentata da Pimar alla mostra Habitapulia allestita alla Triennale.
Ricca di fascino la parete Exa che gioca con intarsi in onice e la pietra presentata dalla rete d'imprese Smetwork.
Leggera ed eterea la collezione di tavolini Smoke Coffee Table disegnata per Sè da Nika Zupanc esposta allo Spazio Rossana Orlandi.
Il marmo è stato protagonista anche alla mostra sul design italiano che combatte e ha combattuto la crisi esplorando l'autarchia, l'austerità e l'autoproduzione. Straordinariamente attuale la libreria di Paolo Ulian.
Metafisico il tavolino di Yael Fierro Raffl, sorretto da tre bottiglie.
Marmo ammorbidito da una lavorazione a rilievo e un orlo cucito per il piano del tavolino disegnato da Patricia Urquiola.
E per terminare la prima cucina disegnata dalla designer spagnola, la Salinas per Boffi. Diversi i materiali dellle antine da abbinare tra di loro, in modo da ottenere l'effetto di uno spazio nato dall'abbinamento di diversi arredi, così come era accaduto nella cucina dei nonni di Patricia Urquiola, evocata dal progetto.
Interessante la pietra usata per il piano di lavoro, decorata con un motivo geometrico a rilievo.
La pietra si conferma come materiale elegante, sobrio e versatile, che con le nuove tecnologie viene plasmato assumendo forme e texture inedite.
Foto e testo: JS