I pavimenti per esterni realizzati con i materiali naturali permettono di ottenere un risultato armonico con il paesaggio circostante.
Durante le fasi di progettazione di un giardino o di un terrazzo una delle prime cose da definire sarà proprio l’estensione, la disposizione e la composizione dei pavimenti per esterni. Immaginando un giardino infatti di solito ci soffermiamo sulla vegetazione, ma per ottenere un risultato armonico e soprattutto funzionale dovremo dedicare una buona dose di attenzione ai pavimenti per esterni.
Innanzitutto dobbiamo definire le varie zone del giardino: la zona dedicata al terrazzo, al riposo, all’eventuale orto, al passaggio di veicoli, ai parcheggi, al gioco e magari anche alla piscina. Ogni zona esige un’attenta riflessione sui materiali da utilizzare per allestirla. Le zone che in genere sono presenti in ogni giardino e che bisognerà definire sono quella dedicata al riposo e/o ad un tavolo da pranzo dove godere della classica convivialità all’aperto nostrana che tutto il mondo ci invidia, e quella pedonabile o carrabile, caratteristica per i giardini più estesi.
Oltre ai pavimenti per esterni industriali composti da vari materiali come il gres, il cemento e le betonelle, abbiamo a disposizione anche i materiali naturali che di solito si integrano armoniosamente nel contesto paesaggistico presente.
I pavimenti per esterni più semplici sono composti da lastre di pietra alternate alla ghiaia o ai ciottoli. Il loro vantaggio è quello di drenare bene la pioggia e di avere un aspetto molto vicino a quello presente in natura. I pavimenti per esterni di questo tipo si inseriscono nel giardino senza appesantirlo. Una delle pecche di questo tipo di pavimenti per esterni sono le erbacce che tendono a crescere tra la ghiaia.
Silvia Delpiano Studio e Progettazione giardini / homify.it
Un modo per contrastare la vegetazione indesiderata è quella di prevedere prima della posa delle pietre e della ghiaia uno strato di tessuto non tessuto che impedirà la radicazione di queste piante indesiderate.
Le lastre di pietra possono inoltre essere inserite in un prato. Con questa soluzione si possono ottenere dei risultati molto gradevoli come dei vialetti o delle zone di relax. Per poter tagliare l’erba tra le pietre contemporanemente con quella del prato dovremo porre la giusta attenzione al livello delle singole pietre. Nel caso ciò non fosse possibile dovremo alzare il livello delle lame del tagliaerba oppure tagliare l’erba manualmente con delle forbici da giardiniere.
Mauro Morganti / homify.it
Oltre alle pietre dalle forme irregolari possiamo anche prevedere lo stesso tipo di pavimenti per esterni utilizzando delle pietre rettangolari. In questo modo potremo ottenere un risultato dall’estetica più contemporanea che tuttavia si inserisce anche in un contesto naturale praticamente intatto.
Architekt Stephan Maria Lang / homify.it
La ghiaia da sola è un materiale molto economico che però richiede una buona preparazione del terreno per evitarne gli spostamenti causati dal transito dei veicoli e dall’acqua piovana. Per mantenerne un bell’aspetto dovremo provvedere all’estirpazione delle erbacce o all’uso (poco consigliabile) degli erbicidi e al livellamento con l’uso del clasico rastrello.
Ilaria Panchetti Architetto / homify.it
Per evitare i suddetti problemi è possibile realizzare dei pavimenti per esterni in ciottoli, molto diffusi nelle nostre pianure e a ridosso dei fiumi. I ciottoli sono infatti un materiale naturale facilmente reperibile, trattandosi del residuo di erosione delle pietre presenti nel letto dei fiumi. I ciottoli vengono posati a mano uno ad uno con una martellina in un fondo di solito composto da sabbia. La sigillatura avviene con altra sabbia nel caso si tratti di un terreno piano, mentre per quelli con pendenza viene prevista una sigillatura con cemento, in modo da impedire l’erosione dell’acqua.
ADS Studio di architettura / homify.it
Infine concludiamo i pavimenti per esterni in pietra con un terrazzo ricoperto di lastre fugate. Questo tipo di pavimenti per esterni è realizzabile con pressoché ogni tipo di pietra, dalle diverse varietà di marmo alle arenarie e ai porfidi. I pregi di questo tipo di pavimenti per esterni è analogo a quelli in gres e cemento, con il vantaggio di un’ottima resa estetica. Per evitare le macchie è consigliabile eseguire un trattamento idrorepellente.
Carlo Chiappani Interior Designer / homify.it
Concludiamo con il legno, sinonimo di naturalezza e spontaneità che acquisisce valore proprio grazie ai segni che il tempo lascia sulla sua superficie. Il calore e la bellezza del legno possono essere utilizzati per dare rilievo o armonizzare l’ambiente di ogni spazio esterno, indipendentemente dalla sua estensione e forma. Ha una resistenza meccanica molto alta e al contempo offre un appoggio morbido al piede.
S & Y Architects / homify.it
Per un’estetica e una funzionalità con risultati duraturi, che richiedano cure e manutenzioni minime, è importante prestare particolare attenzione al progetto, alle specifiche e ad una corretta messa in opera delle pavimentazioni lignee all’aperto. La pavimentazione lignea esterna si può realizzare sia con legno trattato che non trattato, ma in entrambi i casi è necessario che il legno sia perfettamente essiccato e stagionato.
Alcune specie legnose pur non essendo trattate, possono essere utilizzate come pavimenti per esterni in quanto conservano le loro prestazioni per periodi molto lunghi. Bamboo, teak, ipè, iroko, cardinal, cumarù e altre specie legnose, soprattutto sudamericane, sono solo alcuni dei legni per pavimentazioni esterne che più frequentemente vengono offerti dal mercato. La loro durata naturale è stimata solitamente in circa 20 anni. Fate attenzione però che provengano da foreste controllate. Gli altri legni necessitano invece di un’ accurata impregnatura.
Arch. Alessio Frison Ing. Diego Pauletti Partner Interior Andrea Tommasi / homify.it
Qualunque materiale scegliate, i pavimenti per esterni più belli hanno come caratteristica il rispetto dello stile architettonico dell’edificio e delle caratteristiche paesaggistiche del contesto in cui esso sorge.
Testo: JS
Foto: homify.it