Il borgo di Klavže si è rivelato essere il posto giusto per ciò che volevano realizzare.
Dopo aver visitato quattro borghi diversi, all’arrivo a Klavže hanno subito capito che stavano cercando proprio un posto come questo. Nonostante le condizioni della casa non permettessero di poterne visitare gli interni, Ben e Steffen la acquistarono senza nemmeno entrarci.
La loro casa attuale è rimasta nell’abbandono per quattro decenni, perciò la prima cosa che fu necessario sistemare fu la strada di accesso. Quindi poterono iniziare con i lavori di ristrutturazione, che durarono tre anni e mezzo. Per i primi tempi si ritrovarono continuamente in viaggio tra Londra e Klavže, negli ultimi tempi invece trascorrono la maggior parte del tempo in Slovenia.
Ben è australiano, Steffen invece è tedesco ed è cresciuto in Portogallo. Klavže28 funziona come bed & breakfast da ormai sei anni. Nel frattempo sono riusciti ad acquistare anche la casa attigua, che funziona dalla primavera del 2015.
Dopo aver incominciato le loro ricerche in Italia, i prezzi troppo alti non permisero loro di fare il grande passo. Finché un conoscente che si recava ogni anno nella valle dell’Isonzo per pescare, propose loro di provare a cercare un immobile in Slovenia.
Finché non avranno ottenuto il permesso per poter cucinare per i loro ospiti, dovranno limitarsi alla sola colazione. In questa stanza verrà allestita la sala da pranzo, ma i lavori non sono ancora ultimati. I paralume sono stati realizzati con il cemento, utilizzando come stampo delle bottiglie di plastica.
Ben e Steffen raccontano di come tutti gli ospiti di Klavže28 siano entusiasti della regione. Molti di loro non hanno un’idea chiara di che cosa li attenda al loro arrivo, spesso hanno nell’inconscio qualche reminiscenza riguardante la Yugoslavia, perciò la loro sorpresa è ancora maggiore.
Nonostante gli alloggi funzionino da appena qualche anno, Klavže vengono visitate da numerosi ospiti fissi. Un gruppo di tedeschi che era stato ospitato il primo anno di attività, a lavori ancora in corso, torna ogni anno per poi scoprire sempre qualcosa di nuovo. La maggior parte dei loro ospiti arriva tramite il passaparola, a comprovare quanto sia importante un cliente soddisfatto.
Steffen e Ben hanno curato di persona le loro case e i loro paraggi. In linea di massima hanno cercato l’ispirazione nelle riviste del settore e seguendo le esperienze maturate in anni di viaggi per il mondo. La maggior parte degli arredi è stata realizzata con il legno trovato in soffitta, il restante 40 % è stato trovato tra i mobili ormai pronti per essere trasportati in discarica. Durante l’allestimento hanno voluto seguire i principi del recupero e del riuso creativo. Per mano di Steffen infatti numerosi oggetti ritrovano una nuova vita.
Quando Ben e Steffen arrivano alla discarica di Tolmino per cercare qualche nuovo arredo, sono spesso oggetto di risate e sguardi divertiti da parte degli addetti. Ma loro non se ne curano minimamente e preferiscono dedicarsi alla ricerca di vecchi lavatoi, piatti, stoviglie e mobili che la gente butta per acquistare oggetti „migliori“.
Il loro ingegno dipende anche dai mezzi limitati di cui dispongono, motivo ulteriore per utilizzare numerosi materiali e oggetti di recupero con intelligenza, ma che ha dato origine a un allestimento molto personale.
A volte, stando seduti sul magnifico terrazzo a osservare il paesaggio, si sorprendono in una sorte di incredulità di fronte alla riuscita dei lavori. Un acquirente qualunque avrebbe molto probabilmente demolito la casa per costruirne una moderna, mentre Ben e Steffen avevano fin dall’inizio l’intenzione di ristrutturare gli edifici con metodo conservativo.
Durante la loro ricerca di un angolo che rispondesse alle loro esigenze, hanno avuto delle curiose avventure con l’agente immobiliare italiano che ha proposto loro ruderi in condizioni talmente pietose da rendere più sensato l’acquisto di un mucchio di pietre. A Klavže ora hanno la possibilità di vivere in armonia con gli abitanti, la natura e gli animali – le più divertenti sono le galline, che corrono per il cortile e i prati adiacenti, fornendo cibo agli ospiti (sotto forma di uova fresche) e pure ai rapaci e alle volpi dei dintorni.
Un giorno Klavže28 dovrebbe diventare un agriturismo, dove poter servire anche pranzi e cene. Ben infatti proviene da una grande fattoria in Australia ed è pure un ottimo cuoco. Tuttavia la preparazione di cibi cotti richiede una notevole mole di pratiche burocratiche da sbrigare.
Durante l’avviamento della loro attività la risposta che purtroppo si sono sentiti ripetere per la maggiore è stata „non so“. Un esempio è l’allacciamento alla rete internet, che stanno aspettando da un anno e mezzo. Ben vorrebbe organizzare degli eventi particolari, la natura della Valle dell’Isonzo è pulita, tranquilla e intatta e rappresenta il luogo ideale per lasciare spazio alla fantasia e a immergersi nelle atmosfere magiche di cascate e ruscelli nascosti nei meandri della vallata. In più la vallata è attraversata dalla linea ferroviaria Transalpina, annoverata tra le più belle del pianeta per i suoi numerosi viadotti, tunnel e scorci incantevoli.
Testo e foto: Klemen Brumec