Tanto spazio libero e accenti materici per un appartamento torinese.
La ristrutturazione di una casa spesso viene vista come un'insidia di difficoltà, vincoli e oneri imprevisti, ma nonostante ciò rappresenta anche una risorsa per valorizzare il fondo edilizio esistente, un'opportunità per esaltare spazi di indubbia qualità e per ottenere soluzioni inedite, che potranno diventare diventare delle case di lusso. Questo anche il caso della ristrutturazione eseguita da Studioata nel centro di Torino.
Un vecchio appartamento infatti è stato ristrutturato in chiave moderna, razionalizzando e svuotando gli spazi, creando un ambiente leggero e fresco. La zona giorno e la zona notte sono poste in comunicazione con due corridoi paralleli, mentre due corpi, uno rivestito di legno e l'altro semplicemente bianco, in cui sono stati racchiusi i servizi, servono da appoggio e delimitano le due zone.
In questo modo lo spazio è stato liberato dalle strutture non portanti, lasciando entrare in dialogo il bianco e il legno. La cucina, le mensole e le scale fluttuanti quasi si fondono con le pareti bianche, che spoglie di ogni ornamento mettono in risalto le strutture originarie. Il blocco rivestito di legno invece cela al proprio interno gli elettrodomestici e l'armadio dispensa, senza appesantire la zona giorno con moduli e corpi superflui.
Al bianco è stato alternato il legno nelle sue sfumature naturali. Il pavimento in listelli di rovere esalta l'unitarietà dello spazio, mentre dei dettagli in legno massello, come ad esempio la lunga mensola che si inserisce nella scala fluttuante in metallo verniciato, apportano una nota materica che va a smorzare la sterilità dell'ambientazione minimalista.
Oltre all'arredamento casa minimalista e lineare troviamo un forte elemento di contrasto rappresentato da un antico bancone da falegname che funge da tavolo da pranzo. La sua superfice mostra tutti i segni di una vita ormai consegnata al passato, rendendo l'ambiente più vissuto e autentico. A farle da contrappunto una sospensione Supernova di Fioravanti per Foscarini nella versione fuxia.
Tra i due corridoi un'altra icona del passato, la poltrona sacco di Zanotta, che col il suo nero insinua una nota di realismo nell'ambientazione eterea, allacciandosi al piccolo televisore retrò Algol, riproposto da Brionvega.
In cima alle scale una zona studio ascetica e funzionale accoglie la scrivania formata da un quadro in legno massello, la cui base si espande formando il solaio della zona stessa, appoggiata al corpo bianco posto al cuore strutturale dell'appartamento. Contemporaneamente il lato posteriore del tavolo si trasforma quasi in un elemento grafico della zona giorno.
La Panton Chair bianca va a richiamare il candore delle pareti, mentre la lampada Tolomeo richiama alla funzione lavorativa della zona studio. Gli scaffali a muro nascondono alla vista il proprio contenuto, lasciando lo spazio libero e sgombro da dettagli superflui.
Anche per il bagno si ripropone il dialogo tra il bianco e il legno, presente sui pavimenti e sul mobile. Il lavandino rettangolare poggia su un piano in pietra ollare, a richiamo del piano di lavoro della cucina, eseguito in marmo bianco bocciardato.
Nella zona notte anche le porte a scomparsa sottolineano la leggerezza delle strutture, mentre il rivestimento in denim della poltrona e il velluto color mattone delle poltroncine classiche formano un altro contrasto cromatico molto gradevole.
La ristrutturazione del miniappartamento curata da Studioata dimostra che gli spazi nascosti delle nostre città celano ancora tantissime risorse, tutte da scoprire e da valorizzare con scelte accurate e creative, anche in un'ottica di sostenibità e di vivibilità delle nostre aree metropolitane.
JS
Foto: Beppe Giardino