Prodotti tipici della Slovenia, ecco il trnič e la storia d’amore di un formaggio di alpeggio.
Ogni primavera, dopo che il sole fa sciogliere la neve, le malghe della Velika planina si ripopolano di bestiame e pastori. Un rituale che da secoli si rinnova ogni anno.
Mentre a valle infatti d’estate viene preparato il fieno per i mesi a venire, il bestiame viene portato a pascolare in alta montagna, un ambiente in cui trova cibo sotto forma di una notevole varietà di specie botaniche. I pastori devono provvedere ogni giorno alla mungitura del bestiame, in modo da produrre il formaggio di malga che dopo viene rivenduto a valle o direttamente ai turisti.
Oltre alle normali forme di formaggio i pastori della Velika planina, preparano, così come facevano con amore e dedizione per secoli, anche dei piccoli formaggi stagionati, da regalare in autunno alle proprie amate, a dimostrazione della loro devozione. Questo piccolo formaggio stagionato, chiamato trnič, veniva preparato a coppie e decorato con particolari ornamenti.
Foto: Polona Grahek
A valle il pastore ne donava uno alla propria amata, e si teneva gelosamente l’altro. Se la ragazza accettava il dono, questo significava che accettava le sue attenzioni. Il formaggio veniva poi conservato per diversi anni, in ricordo dell’avvenimento.
Il formaggio trnič è uno dei simboli di Okusi Kamnika – Sapori di Kamnik, un progetto dell’ufficio di promozione turistica di Kamnik che fa parte dell’iniziativa Sapori della Slovenia centrale. Il formaggio stagionato con la caratteristica forma a pera, tipico delle malghe della Velika, Mala e Gojška planina, viene preparato con la ricotta, il latte acido scremato e il sale. La sua forma riprende quella dei seni femminili, simbolo atavico di fertilità.
La tradizione di questi particolari formaggi è presente da secoli sulle montagne di Kamnik. Il latte acido scremato veniva scaldato oltre le abituali temperature e con ciò veniva ottenuta una cagliata che in seguito veniva scolata e salata dai pastori. Il procedimento durava dai 4 ai 5 giorni, dopodichè veniva aggiunta della panna e con le mani venivano formate delle palline.
I pastori potevano ora decorare i formaggi con degli speciali attrezzi, chiamati pisava. Questi attrezzi, dei veri e propri timbri da imprimere nel formaggio, venivano realizzati con il legno di tiglio, faggio o nocciolo. Ogni pastore ne possedeva uno, mai uguale a quello degli altri. Il formaggio veniva poi lasciato stagionare e affumicare su una mensola sopra il focolare per due settimane. Grazie a questa stagionatura il formaggio poteva essere conservato anche per diversi anni.
Il formaggio trnič viene oggi utilizzato nelle preparazioni gastronomiche – provatelo sulla pasta, nelle insalate o nelle preparazioni a base di pesce o di carne. Da provare anche semplicemente sul pane, accompagnato dall’olio e dal miele.
Il trnič rappresenta anche uno dei souvenir più amati della regione ed è reperibile anche nell’ufficio informazioni di Kamnik. Per i golosi di dolci c’è anche una speciale cioccolata con il trnič, disponibile sia in versione fondente sia in quella al latte. Non esitate a provarla!
Vi abbiamo incuriosito? Qui potete trovare tanti altri spunti per visitare Kamnik, una piccola cittadina in cui si fondono la tradizione mitteleuropea e quella prettamente alpina.
Foto: Klemen Brumec
Testo: JS