Mobili usati, dettagli interessanti, oggetti del passato della trattoria: da Suban l’atmosfera è serena e gradevole.
Quella del vintage è una moda che imperversa da qualche anno e negli ultimi tempi sono tanti i locali che ne riprendono lo stile. Oltre a riportarci tra i ricordi d’infanzia o di gioventù, il vintage si adatta bene anche alle tendenze di sostenibilità. Nonostante spesso troviamo tra gli oggetti decorativi dei locali in vari stili decine di articoli che riprendono quelli originali, lo stile vintage permette di riscoprire in una nuova luce gli oggetti finiti in cantina o quelli di riposti nei magazzini dei rigattieri. Ed è proprio così che si è rinnovata la storia della trattoria Suban, a Ternova in provincia di Trieste.
Dopo essere rimasto disoccupato e la trattoria di famiglia fu rimasta senza gestore, Vasilij Vodopivec decise di rimboccarsi le maniche e di provare a ridare nuova vita al locale. Il quale però mostrava tutti i segni del tempo passato dall’ultimo intervento più significativo. Mobili poco attraenti, interni senza carattere e una storia in declino. In tempi di crisi ci vuole coraggio a investire e a riprovare tutto daccapo.
Durante gli interventi più onerosi che hanno riguardato gli aspetti tecnici, incominciava a chiarirsi l’idea di uno stile informale, che tuttavia corrispondesse alla personalità di Vasilij. Lo stile vintage si allontanava sufficentemente dalla concorrenza e lasciava comunque ampio spazio alle idee originali. E quelle a Vasilij e ai suoi collaboratori non sono mancate.
Una ricerca continua, che oltre a rivedere l’inventario che ingombrava la cantina del locale, ha visto Vasilij trasformarsi in un assiduo frequentatore di mercatini e rigattieri di Trieste e del Friuli. I mobili sono stati puliti, conservati o ridipinti, a seconda della collocazione che è stata loro attribuita. Un tempo vecchio ciarpame, ora contribuiscono a dare un’atmosfera senza tempo al locale, molto frequentato da tutte le generazioni.
Già all’ingresso infatti notiamo tanti dettagli insoliti e interessanti. Per terra le cementine originali, riportate alla luce dopo aver tolto il pavimento che le aveva ricoperte per alcuni decenni. Un’accurata levigatura sono tornate al loro pacato verde salvia. Il banco è stato esaltato da una cornice di travi antiche, che portano tutti i segni che ha lasciato il tempo su di loro.
Avvicinandoci è il banco che ci incuriosisce, facendoci passare la mano sulla superficie vetrificata. Guardandolo da vicino, non riusciamo a definire con quale materiale sia stato realizzato. E infatti è stata necessaria una buona dose di esperienza per riuscire a raggiungere un risultato di questo livello. Le assi di legno antico sono state infatti incorniciate con della lamiera e quindi affogate in una colata di resina epossidica trasparente in diverse riprese. Il risultato è un blocco resinoso che lascia trasparire la luce, molto resistente e di facile manutenzione.
Lo spazio sotto il banco è stato ricoperto con una vecchia lamiera zincata, recuperata in una delle numerose cave di pietra della zona. La sua particolarità sta nei segni che sono stati lasciati dai cingoli dei macchinari, che creano un gioco di luci e ombre.
Dietro il banco a fare da ripiani troviamo delle cassette di legno provenienti da una cantina in Friuli. Vasilij dapprima voleva riverniciarle a nuovo, ma alla fine ha deciso di pulirle e di lasciare loro la patina del passato. Oltre alle tabelle pubblicitarie in lamiera fa capolino tra di loro anche un grosso orologio da tavolo funzionante.
Di fronte al bancone troviamo le riviste e i giornali, sistemati in una cassetta della Coca Cola degli anni ’60. Alcune bottiglie sono state messe in mostra all’interno di una cassetta degli attrezzi in legno. Il vecchio telefono grigio alla parete ci fa tornare in mente i tempi in cui l’unico telefono del paese si trovava proprio nelle osterie e nei bar.
Il vecchio pavimento in doghe della sala più grande è stato levigato in modo da far trasparire l’essenza. Le vecchie sedie sono state riverniciate di bianco, mentre i tavoli sono stati verniciati di grigio, in modo da risaltare sui toni caldi del pavimento.
La saletta è stata arredata in modo più informale, con sedie di varie provenienze e delle panche. Nei prossimi mesi sono previsti degli altri sorprendenti progetti vintage, che per ora rimangono segreti.
Al suo interno i bambini troveranno vari giochi di società, in modo da potersi intrattenere mentre gli adulti chiacchierano e si rilassano.
Le pareti del locale sono state interamente decorate con un materiale effetto pietra, elegante e materico.
I vinili sulla parete ci fanno tornare in mente i tempi in cui in locali come questo c’erano ancora i juke box. Vi ricordate ancora qual’è stata l’ultima canzone che avete fatto suonare?
Ecco che Nadja, la compagna di Vasilij, sempre sorridente e solare, porta in tavola un assortimento di formaggi a km 0, proveniente dall’azienda agricola Zidarič che si trova a poche decina di metri di distanza. Prepotto, il paese vicino, non è conosciuto in tutto il mondo solamente per i suoi eccezionali vini, ma anche per un formaggio unico e irripetibile prodotto dai Zidarič. Si tratta dello Jamar, un formaggio che portato a mano a stagionare in una grotta profonda 70 m, che si trova poco distante. Il suo sapore intenso è apprezzato come ingrediente nei ristoranti gourmet di tutta Italia.
La trattoria si trova sulla SP 6, che porta da Prosecco al valico di S. Pelagio, nella località di Ternova. Vengono serviti pranzi e cene con antipasti, piatti a base di carne, panini caldi e ottimi dolci.
Testo: JS
Foto: Klemen Brumec