Una casa femminile, accogliente e molto personale.
In questa casa di Lubiana regnano i dettagli e i piccoli oggetti di una volta. Per capirlo non occorre entrarci, basta volgere lo sguardo alle vecchie finestre che danno sulla strada. I passanti si fermano, i turisti tirano fuori la macchina fotografica per portare a casa il ricordo delle bambole, delle figure e dei fiori che si affacciano alla finestra. Racconto alla proprietaria di non aver avuto difficoltà a trovare la sua casa. Con un bel sorriso mi racconta di come abbia trovato l’ispirazione dopo aver visto una finestra in rovina nel centro storico, adornata da una pianta con un grande fiore rosso.
Nel cortile davanti alla casa troviamo tanti angoli intimi. L’ombra dei grandi alberi secolari offre ristoro nel rovente pomeriggio estivo, dandoci l’opportunità di osservare i numerosi dettagli che non ci lasciano indifferenti. Ecco i coniglietti stesi ad asciugare per la gioia dei più piccini e le piante nei vari vasi e recipienti che portano il verde e la quiete nel cortile.
La proprietaria ha da poco rinnovato la cucina, curandone personalmente il progetto. La cucina infatti si distingue per le soluzioni pratiche e gli oggetti decorativi che denotao lo stile e l’amore per le piccole cose belle della proprietaria. Oggetti vecchi e nuovi si condividono lo spazio, dando vita ad un equilibrio democratico e gradevole.
In una cucina che non disdegna nè i pezzi d’antiquariato nè i pezzi di design moderno, c’è posto anche per le stampe d’autore, la saliera in vetro, le spezie nei vasetti e la grattugia vintage. Gli oggetti in ceramica e porcellana convivono senza alcuna discrepanza, coniugando stili e epoche diverse in un’armoniosa atmosfera senza tempo.
Gli elementi della cucina sono bianchi, mentre il piano di lavoro è in legno, in questo modo l’ambiente mantiene la freschezza nonostante il gran numero di piccoli oggetti presenti un po’ dapertutto.
L’estate fuori sta dando il suo meglio, ma nonostante ciò la casa risulta fresca e nella zona pranzo dove regnano la lavanda e l’ulivo e ci viene offerta una bevanda a base di sciroppo di melissa ci pare di essere finiti in un pomeriggio di vacanza in Provenza.
Girando per la casa ci pare di seguire la storia di un romanzo avvincente che descrive la vita di una famiglia in cui convivono diverse generazioni. Ora faccio un salto nel passato, poi ritorno al presente per poi passare ai tempi di qualche decennio fa … ogni oggetto ha una storia particolare: a volte si tratta di eventi felici, altre invece portano il segno di eventi tristi o drammatici.
Nelle stanze si susseguono le storie di come arrivarono in casa i quadri del nonno e lo studio del proprietario. Sulla provenienza del suo contrabasso e delle due sedie dorate.
Le sedie dorate raccontano una storia molto ricorrente tra i collezionisti di antichità. Quando i collezionisti li trovano, ce ne sono cinque – ma acquistarne cinque significa che poi bisognerà trovare anche un tavolo adatto e modificare la sala da pranzo. Alla visita seguente ne rimangono solamente due e così prendono subito il volo con la proprietaria. Ora le due sedie osservano la stanza, ognuna dal proprio angolo. La prima gode della compagnia di un leone veneziano a cui al ritrovamento mancava un’ala. Con la mano esperta di una restauratrice riacquistò l’antico splendore e oggi fa bella mostra di sè sul comò.
Dietro ogni porta ci aspettano delle storie nuove e interessanti. Quella dell’angolo studio secondo la proprietaria non rappresenta niente di particolare, ma a noi piace molto la sedia. Una sedia per rilassarsi durante la lettura di un bel libro o per fare una passeggiata su internet.
La camera da letto meriterebbe un articolo a parte, infatti ci accoglie con la sua storia speciale che ci parla di una donna forte e autonoma, che sceglie gli oggetti negli antiquariati e nei mercatini dell’usato, abbinandoli a quadri ricevuti in dono.
Il quadro sopra la testiera del letto è un dono della proprietaria precedente in quanto a causa delle sue dimensioni non essere trasferito all’estero. La particolare mantovana della tenda si abbina perfettamente alla cornice dorata dello specchio.
La proprietaria della dimora acquista le tende al mercatino delle pulci, mentre le ortensie sono state raccolte nel giardino. La biancheria da letto racconta un delicato monologo sul lavoro manuale femminile e sulle numerose ore in cui l’ago e il filo hanno danzato sulla distesa bianca di cotone.
Il bianco dell’arredamento viene spezzato dalla tavolozza nei toni del rosa: il paralume e le ceste portariviste. A me invece piace particolarmente la poltrona, una seduta per svegliarci al mattino, quando abbiamo bisogno dello slancio per incominciare la giornata – perché non tingerlo di rosa?
Arriva il momento di avviarci alla porta e sull’ingresso incontriamo i cappelli dei proprietari. La loro silenziosa attesa rende lo spazio molto accogliente.
Fa piacere visitare una casa che porta l’impronta dei proprietari, che non cedono al mero minimalismo o alle soluzioni fornite dall’Ikea o dai centri di arredamento che ormai hanno invaso molte delle riviste nostrane. Dove la casa riesce a coniugare le esigenze di una vita contemporaea e la bellezza degli arredi e dei complementi di epoche e stili diversi.
Sono sicura che anche le nostre case sono contrassegnate da stili diversi, che ognuna di loro si sta evolvendo con tempi e ritmi diversi. Quanta energia, devozione, lavoro e amore sono stati investiti nell’arredamento di questa casa e quanto è l’entusiasmo che la proprietaria impiega nella ricerca di nuovi oggetti e di abbinamenti con cui rendere la casa davvero accogliente. Saremo felici di vedere anche le vostre case e di conoscere le vostre storie. Raccontatecele.
Foto: KB