Costruita in stile alpino, usando i materiali tradizionali – per tornare nell'abbraccio della natura!
Vi siete mai chiesti dove vivano oggi Heidi e Peter, dopo essersi sposati e aver avuto un bel po' di bambini?
No? Probabilmente vivino in una bella casetta, in stile alpino, con la facciata in pietra. La casa sta su qualche altipiano disperso tra le Alpi, circondata da un gregge di pecore e qualche capra … Le erbe medicinali si trovano ad ogni passo, l'elettricità viene prodotta con dei pannelli fotovoltaici e l'acqua proviene da una sorgente vicino alla casa …
E proprio a questa descrizione corrisponde questo chalet, costruito nel 2000 con tutti permessi in regola. I proprietari ne hanno curato ogni singolo particolare, studiando a fondo il patrimonio architettonico delle Alpi Giulie e senza lasciarsi convincere dalle mode del momento.
La facciata è stata rivestita in pietra e legno, come si faceva un tempo con tutte le case della zona. Le finestre sono piccole e si è preferito realizzarne di più (nove solo nella zona giorno al pianterreno) piuttosto che ingrandirle o rischiare di avere poca luce naturale all'interno. Su tutte sono state montate le inferriate in ferro battuto a mano, proveniente dai laboratori artigianali a valle. I proprietari non hanno lasciato nulla al caso e il loro nido di quiete è un luogo gradevole dove rifugiarsi dalla frenesia della vita quotidiana.
La casa prende spunto dalle costruzioni tradizionali in stile alpino. Mancano solo i fiori alle finestre. La proprietaria ci sorride: in un ambiente così selvaggio, dove le mattinate vengono movimentate dalla visita di diversi animali, tra cui anche i camosci e le capre del villaggio che per curiosare si arrampicano anche sul tetto, i fiori sono un'utopia. I visitatori a quattro zampe ci farebbero subito un bello spuntino.
La casa e gli edifici di servizio sono stati costruiti con metodo, raggruppandoli tutti sotto un unico tetto. Solo per la copertura si è dovuto rinunciare alle tipiche scandole in favore dei coppi. Le scandole necessitano infatti di un sottotetto ben arieggiato e data la destinazione abitativa della casa non avrebbero avuto lunga durata.
All'entrata ci accoglie la porta con la maniglia rinvenuta nel bosco e successivamente lavorata per ricoprire il posto d'onore.
Nell'ingresso lo sguardo si ferma innanzitutto sulla portella del forno a legna per cuocere il pane ad arte, per poi scendere sulla cesta piena di guanti. Ben ordinati e sempre a portata di mano. Un'idea che merita di essere copiata per tutti noi che di solito cerchiamo per casa gli oggetti di uso quotidiano!
Gli interni sono caldi, gradevoli e durante i mesi di freddo dev'essere meraviglioso stringersi alla grande stufa in muratura. Guardando con un po' d'attenzione le maioliche pare che il mastro che l'ha costruita fosse un po' distratto, infatti i le distanze tra l'una e l'altra sono irregolari e forse qualcuna è stata posata un po' storta. Ma tutto ciò in realtà è stato fatto con lo scopo di rendere l'ambiente più rustico e organico, la proprietaria infatti ha controllato personalmente che l'artigiano posasse con approsimatezza le maioliche. E aggiunge quanto il mastro fosse contrariato di dover eseguire il proprio lavoro infrangendo la regola d'arte. La stufa con il forno a legna è il cuore della zona giorno, in poci minuti vi si può preparare la pizza per tutta la famiglia, oppure nelle giornate di bel tempo, mettere a cottura lenta uno spezzatino che sarà pronto al rientro dai lavori all'esterno.
I dettagli, come ad esempio lo stendino in legno sopra la stufa e i mobili di famiglia ci riportano ai tempi della nonna e rivelano l'amore con cui qualcuno si è preso cura di loro.
La sensazione di aver intrapreso un viaggio nel tempo viene accentuata dalle cassepanche rustiche ben conservate. La più antica risale al 1856 ed è stata restaurata dalla proprietaria in persona.
La cucina si trova su un lato della zona giorno. La cucina economica in muratura e gli elementi disposti con pacatezza rendono l'ambiente molto accogliente.
Cucchiai, mestoli, piatti, tazze e spezie sono lasciati a vista, confermando il senso di convivialità trasmesso dal cartello con la scritta in inglese appeso sopra la cucina.
La casa in questi giorni è in vendita, perciò nelle camere da letto al primo piano non abbiamo trovato una moltitudine di letti ad accogliere gli ospiti. Le stanze sono luminose e sul pianerottolo una coppia di vecchi sci che sembrano destinati a invogliare qualcuno a farsi una sciata fino a valle.
Lo chalet non si trova accanto ad un sentiero affollato, ma la proprietaria ci racconta che durante un'assolato pomeriggio invernale dopo un'iniziale titubanza si riversò nella sala da pranzo un gruppo in gita e si sedette al tavolo con l'intenzione di ordinare qualcosa di caldo. Nonostante ciò la proprietaria ha sempre tenuto in caldo dell'infuso di erbe di montagna per tutti coloro che passavano da quelle parti, spesso lo metteva direttamente sulla panca accanto alla porta, dove si può consultare anche un'insegna di legno per leggere i nomi delle candide montagne visibili dal posto.
Prima di lasciare questo chalet davvero incantevole, io e il fotografo lanciamo uno sguardo alla lavagna con la scritta che ci raccomanda di portarci dietro i nostri rifiuti. Lo troviamo un buon consiglio per evitare che i rifiuti attirino animali e roditori che potrebbero andare a insediarsi nello chalet in attesa di pasti facili.
Noi di Casa e Trend proviamo un po' d'invidia per il nuovo proprietario di questa casetta costruita con cura e amore, circondata da prati e boschi di larice.
Un romantico rifugio dal mondo frenetico!
Pullga
Foto: KB