Come influisce la mancanza dell’ascensore sul prezzo dell’appartamento
La stragrande maggioranza delle persone, quando si ritrova a dover acquistare un appartamento, non attribuisce la giusta importanza alla presenza o meno dell’ascensore, che in caso di mancanza viene considerata solamente come una piccola fatica in più da fare. Tuttavia più si aumentano i piani da salire, più l’ascensore diventa di maggiore importanza, sia dal punto di vista pratico, per lo svolgimento delle azioni quotidiane, sia dal punto di vista economico; è logico dedurre infatti che un appartamento al terzo piano senza ascensore varrà molto meno di uno nella medesima posizione dotato però di ascensore. Se il prezzo si riduce di poco per appartamenti posti al secondo piano, dal terzo in poi inizia a calare drasticamente, rendendo difficile sia una potenziale rivendita dell’immobile stesso, che la vera e propria azione di salita delle scale.
Alternative all’ascensore interno
Se vi siete resi conto che l’immobile che desiderate tanto acquistare non è dotato di ascensore, nonostante sia al terzo, quarto, o quinto piano, esiste un’alternativa alla classica installazione interna, ovvero l’ascensore esterno al palazzo. Sicuramente avrete notato almeno una volta quei grandi palazzi, spesso un po’ datati, che davanti si collegano ad un lungo tunnel verticale, che altro non è che un ascensore esterno, realizzato proprio per ovviare al problema della mancanza di quello interno, mancanza che molte volte rappresenta un problema per tutto il condominio, specialmente se all’interno vi abitano persone con problemi di mobilità, o costrette alla sedia a rotelle.
Come installare un ascensore esterno al palazzo
Ora che abbiamo messo in tavola questa soluzione alternativa, dobbiamo andare ad approfondire un argomento un po’ più complicato, i permessi necessari.
La legge italiana, come noi tutti ben sappiamo, è molto complessa e vasta, e ovviamente non poteva non introdurre un iter burocratico apposito per l’installazione di un ascensore esterno. Partiamo dal presupposto che l’ascensore viene considerato come un servizio utile a tutti gli abitanti del condominio, e come tale dovrà vedere un contributo economico per la sua installazione da ciascuno; esiste però un’eccezione che tramite consenso degli interessati, può attribuire le spese economiche a solo uno o due condomini. Quest’ultima, visti i costi esorbitanti, che possono facilmente superare anche i duemila euro, ve la sconsigliamo caldamente. Il secondo passo da fare, per rendere ufficiale la decisione, è convocare i condomini in assemblea, dove verrà discusso l’argomento in maniera aperta e trasparente, senza dimenticarsi di menzionare i costi e i tempi di installazione dell’ascensore. Se tutti i condomini si rivelano di comune accordo alla proposta di installare un ascensore esterno al palazzo, vi basterà solamente cominciare a orientarvi sul tipo di ascensore che desiderate installare, facendo chiaramente attenzione ai costi, e raccogliere i soldi da ciascuna famiglia. Per evitare spiacevoli malintesi con gli altri abitanti vi consigliamo sempre di mostrare a tutti il modello che intendete acquistare, di modo che possiate essere sicuri che vada bene per le esigenze di ogni persona. Stesso discorso vale anche per l’impresa di progettazione e installazione, a ogni condomino devono essere dichiarati in maniera trasparente i costi di ogni operazione, ricordatevi sempre che d’altronde sono soldi di tutti, e ogni decisione deve essere approvata in gruppo!