Klavdij Jakončič ha un negozio di fiori da entrambe le parti del confine – che non c’è più.
Klavdij Jakončič col suo motto: Ama tutto, servi tutti
Il fiorista Klavdij Jakončič di Salcano vicino a Nova Gorica ha aperto il suo nuovo negozio di fiori a Gorizia, in Italia. Che affianca il vecchio negozio di fiori a Salcano, attivo già da 20 anni. E come si è fatto amare per la sua originalità e la qualità del suo lavoro a casa sua, così stanno imparando ad amarlo anche dall’altra parte del confine – che non c’è più.
Conoscevo già da tempo i mazzi di fiori che uscivano dal suo negozio di Salcano, erano sempre pieni di fascino, ma mai solamente semplici – se i fiori erano prevedibili, c’era la forma a dare un’impronta particolare. Se l’intreccio a spirale era classico, sbalordiva la scelta del materiale, come se fosse stato appena raccolto sui prati autunnali del Carso. E gli abbinamenti del colore erano sempre fuori dal comune … In questi giorni siamo andati a conoscere il creatore di queste composizioni, il fiorista Klavdij Jakončič.
L’ultimo lunedì di maggio il cielo goriziano regalava un acquazzone dopo l’altro, Gorizia e Nova Gorica sonnecchiavano ancora. I negozi erano per lo più chiusi e anche per i fiori le forniture incomiciano appena il martedì. Con le scarpe bagnate apriamo la porta del negozio a Salcano. Il gatto, un gatto vero e proprio, si alza tra i vasi sul tavolo e ci fissa: siamo gente da amarillis, da calle, oppure da ortensie? Quando finisce di valutarci, fa una smorfia e sprofonda di nuovo nel suo dormiveglia. Lui la sa lunga, e il suo padrone dopo 20 anni di lavoro, anche …
Il negozio sulla Soška di Salcano.
Klavdij Jakončič, finito l’istituto professionale per fioristi di Celje, ha subito aperto un negozio. E lo sapeva bene il perché di questa scelta: voleva lavorare a modo suo. Diversamente. Così come ha visto fare durante i suoi viaggi in Germania e nei Paesi Bassi. Che si può lavorare coi fiori anche diversamente e non solo »Mettiamo due gerbere, un iris e un po’ di verde, poi del cellofan«, lo ha visto nel negozio di fiori Eli a Lubiana, dove lavorava il suo compagno di scuola. »Allora erano altri tempi,« dice Klavdij alla sua maniera pensosa, silenziosa, »il potere d’acquisto era basso e la scelta dei materiali era ristretta. Per fare a modo mio sono tornato alla natura, raccoglievo del materiale che poi mettevo in opera. In quei tempi facevo anche tante mostre, per far vedere alla gente che cosa si riesce a creare.« E gli abitanti dei dintorni hanno subito accolto bene le novità del negozio di Salcano. Tanto che anche gli altri fioristi hanno incominciato a seguire quel giovane con i bouquet diversi dal solito. E le sue mostre di fiori e vegetazione riscuotevano un bel successo, almeno tra quelli che sanno guardare le cose con il cuore. »Ho alzato il livello di consapevolezza in questo ambito,« dice a voce bassa, ma con visibile soddisfazione. È vero, gli altri fioristi lo prendono da esempio, grazie al cielo!
Il negozio a Gorizia
E nel negozio cominciavano a venire anche clienti dall’Italia: »Mi sono sempre meravigliato di come una nazione con degli ottimi designer nel campo della moda e dell’arredamento, non abbia una cultura fioristica più sviluppata.« Il confine che ha tagliato Salcano da Gorizia dopo la seconda guerra mondiale, ha incominciato a scomparire dopo il 1° maggio 2004, tanto sulla carta geografica, quanto nella mentalità comune. I cambiamenti si sono susseguiti veloci e per Klavdij si è presentata la possibilità di aprire un nuovo negozio proprio sulla piazza Travnik, rinominata in italiano Piazza Vittoria. Un edificio signorile con i locali commerciali al pianterreno, orientati proprio a nordest, come conviene per un negozio di fiori. Prima che ci entrasse Klavdij, vi operava un tipico negozio goriziano, famoso ancora dai tempi della Jugoslavia, da dove si riversavano numerosi avventori. Klavdij ha fatto demolire il controsoffitto e adesso lo spazio ha guadagnato in appeal. È stato complicato aprire un negozio in un’altro stato? »No.«
Come no? Due sistemi burocratici diversi, la paura che abbiamo imparato ad avere nei confronti dei vicini al di qua e al di là del confine? “No, le cose sono andate veloci: l’affitto dei locali, il disbrigo delle pratiche. A dicembre 2008 ho già aperto.” E i clienti? “A volte ci sono state persone che si sono stupite di non vedere i soliti fiocchi e gli addobbi di questo genere, ma si sono entusiasmati subito.”
Quando lunedì abbiamo passato il confine che non c’è più, Gorizia ancora dormiva, solamente dai caffé arrivava la luce che rischiariva la fredda pioggia. Klavdij però stava già elaborando un ordine: un mazzo di fiori per un compleanno, da portare in un ufficio. “Gli italiani usano di più la consegna a domicilio.” E in che cosa si distinguono le abitudini dei clienti? “Il potere d’acquisto degli italiani è leggermente superiore, si ordinano di più i mazzi di fiori da donare alla padrona di casa, quando si va in visita o si è invitati a cena. Una particolarità sono le ghirlande per le lauree.” Le aziende da entrambi i lati del confine hanno ristretto le dotazioni per le decorazioni, ma Klavdij gode di ottima fama ed è stato già ingaggiato da numerosi locali di prestigio. “Ma entrambi sanno apprezzare che lavoriamo in maniera differente.”
Nel frattempo sta creando un mazzo di gloriose, ortensie e amarillis nei toni verde-salmone. “Mi piace che la gente mi dica, quanto desidera spendere. Da noi di solito si ordinano composizioni da 20 a 50 Euro.”
“Sono incline al minimalismo senza troppe aggiunte superflue, desidero che i fiori siano messi in risalto. Abbino i fiori di stagione al materiale che raccolgo in natura. Qui nei nostri luoghi siamo fortunati: giù a valle troviamo la flora mediterranea, sulle pendici invece è già di tipo continentale.”
È possibile imitarlo da casa? “Prendete qualche fiore acquistato e unitelo a quelli che raccogliete in natura. Non ponetevi limiti, si riesce ad armonizzare tutto.”
Semplice, no?
E la concorrenza? “Ho l’impressione che all’inizio pensassero che sono venuto solo temporaneamente. Poi – beh, una ragazza giovane mi sta già seguendo. Gli altri restano al proprio modo di lavorare e ai propri clienti.” Il mazzo è pronto. Si fa condizionare dai trend? “Lavoro a modo mio. Certo che sono informato sulle novità, ma poi per gli acquisti decido secondo i miei gusti, spesso scelgo dei colori inusuali. I miei preferiti sono quelli tra il bordeaux e il rosa. Cerco delle soluzioni semplici, per i bouquet nuziali, ad esempio, non adopero sostegni, ‘microfoni’ da fiorista, ma scopro i gambi.”
Da quando lavora in Italia, non è più legato solamente ai grossisti coi fiori olandesi. “Gli italiani producono molti fiori di stagione, che hanno una qualità migliore e un prezzo più favorevole, e sono anche più originali: le campanule, il lisianthus, i dianthus.”
Il negozio di Salcano nella casa rustica col portone in pietra assomiglia ad una chiara nicchia con tracce degli anni novanta. Il negozio di Gorizia, invece, è alto, luminoso, nero e marrone su sfondo bianco. I banconi poggiano su strutture di carta riciclata e tutt’intorno troviamo dei taburet in cartone. Vasi di Mobach e altri. Piante e fiori. Tutto è luminoso, ritratto come il padrone, ma allo stesso tempo fremente di linee e colori. Sempre nei limiti del possibile e comunque in linea col suo gentile motto: “Ama tutto e servi tutti.”
Foto: MK
Mirjam
KLAVDIJ JAKONČIČ FLOWERS
VIA OBERDAN 1
34170 GORIZIA (GO) ITALIA
ORARIO
MARTEDI –SABATO
9 –13
15 –19
DOMENICA LUNEDI CHIUSO
TEL. 0039 0481 547 192
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CVETLIČARNA KLAVDIJ JAKONČIČ
SOŠKA CESTA 8
SI 5250 SOLKAN
URNIK
PONEDELJEK –PETEK
8 –12
14 –18
SOBOTA
8 –13
TEL. +386 5 330 0010
FAKS +386 5 330 0011