Il design al femminile di Nika Zupanc

Trine, fiocchi e cuori distinguono gli oggetti sofisticati di Nika Zupanc.

La designer Nika Zupanc, da qualche anno ospite fissa dello Spazio Rossana Orlandi e proprietaria del brand La femme et la maison, si distingue per l'uso ironico di elementi molto femminili. All'inizio della carriera i suoi progetti si sono fatti notare ai maggiori concorsi di design, finché il suo talento è stato riconosciuto anche da Marcel Wanders e Patrizia Moroso. Numerose le collaborazioni con Moooi, tra cui la lampada Lolita e la sedia 5 O'Clock.

 

  

 Lolita, 2008, e 5 O' Clock, 2010, entrambi Moooi

Nero e glamour, con tocchi di rosa, trine e fiocchi. Anche su oggetti per un apparente uso quotidiano. Come ad esempio questo piumino per la polvere, non a caso denominato Unfaithful, infedele, prodotto con il marchio La femme et la maison da Nika Zupanc stessa.

 

Unfaithful, 2007, La femme et la maison

Da usare forse su di una delle sue sensuali sedie.

 

Maid Chair, 2007, prototipo, e Tailored, 2009, Moroso

O sui tappeti neri e glam in seta prodotti da Nodus.

 

Black Tie Carpet, 2011, serie limitata, Nodus

Lace whit a carpet face, 2011, Nodus

Al suo tocco non sono sfuggiti nemmeno i mobili da ufficio o da studio, rappresentati nella collezione Selfdiscipline. Nika Zupanc li ha spogliati sino a farne intravvedere solo l'essenza, per poi aggiungere dei dejavu materializzati, trasformando delle comuni sedie, lampade e scrivanie in pezzi di eleganza unica, senza tempo. La maestria con cui Nika ha aggiunto dei piccoli dettagli ironici li rende ancora più belli – e più femminili.

 

Homework,2011, La femme et la maison

La ricerca dell'autodisciplina avviene attraverso pezzi minimalistici, quasi ascetici. La scelta del minimalismo ci premia con materiali durevoli e lavorazioni accurate. Il bianco e il nero, i due colori preferiti di Nika, vengono affiancati dal verde petrolio e dall'ottone – non vi fanno tornare in mente i vecchi uffici con i fascicoli e i profili in ottone sui mobili? Gli elementi a fisarmonica dall'estetica vintage acquisiscono una funzione inedita, sostituendo i cassetti o celando alla vista i meccanismi della sedia da ufficio. Ecco infine le rotelle in ottone, a completare l'interpretazione dell'ufficio secondo la Zupanc – minimalista, ma tuttavia senza limiti, femminile, ma senza eccessi.

 

 

 Nika Zupanc è solitamente anche la testimonial del proprio design

Oltre a Lolita troviamo tra le lampade disegnate da Nika Zupanc un'altra icona della femminilità, le ciliegie nere. Si tratta di elementi modulari, dalle linee morbide e sensuali.

 

Black Cherry lamp, 2010

Recentemente le ciliegie hanno avuto anche un seguito in rosso, all'interno di un locale nel centro di Lubiana. Il locale As Aperitivo, progettato dalla designer, è stato inaugurato nel 2011.

 

As Aperitivo, 2011

Il tocco di Nika riesce a infiocchettare anche un sofà, trasformandolo in un oggetto dei desideri su di cui le donne vorrebbero sedersi almeno una volta nella vita. Nonostante l'obiettivo principale della designer non sia la creazione di un mondo al femminile, la sua mano affronta con decisione la ridefinizione di elementi espressamente femminili, spesso percepiti come kitsch.

 

Modesty sofa, 2010

L'ultima collezione, Summertime, è stata presentata al Fuorisalone 2012 allo Spazio Rossana Orlandi. Oltre all'immancabile nero, ritroviamo nei mobili per l'esterno il design nostalgico e l'eleganza delle atmosfere dei primi anni Sessanta. Non vi è sembrato di vedere passare una Brigitte Bardot prima maniera a bordo di uno yacht in Costa Azzurra?

 

 

Summertime e Bubble Lamp, 2012

A completare il vero e proprio hommage agli anni Settanta di Summertime, arrivano le Bubble Lamp. Il colore rosato del vetro di Murano riprende proprio il colore dei vetri dei lampioni di Venezia, fondendo un elemento classico del passato con il design moderno.

 

 

La stampa ha provato a definire il suo stile con un ampio glossario che va dal punk elegance al socialismo glam, sino al techno chic – tutte definizioni pertinenti, ma tuttavia insufficienti per esprimere in poche parole le sensazioni che risvegliano gli oggetti di Nika Zupanc. Perlomeno a giudicare dalle reazioni del pubblico femminile. Che cosa ne penserà invece quello maschile?

Foto: www.nikazupanc.com