Che cosa piantare sui terrazzi molto ventilati dove il sole ha fatto seccare tutto ciò che abbiamo piantato finora? Andiamo a vedere una soluzione con le graminacee ornamentali e le piante grasse o meglio, le succulente.
Che cosa potremmo piantare sui balconi e le terrazze molto ventilati ed esposti al sole? Quali piante cresceranno bene in tali condizioni estreme?
Questo terrazzo al piano attico di Londra è stato trasformato in uno spazio gradevole e vivibile
Il loro balcone è talmente in alto che le macchine sul viale sottostante sembrano delle piccole formichine. D'estate il sole picchia davvero forte e il vento è quasi costante. No, non si tratta di un balcone che riterremmo ideale, ma tuttavia non ci resta che prenderlo o lasciarlo! In compenso offre dei tramonti incantevoli e una postazione impareggiabile per osservare la città nella sua doppia vita notturna. Eventuali fuochi d'artificio compresi.
Luci LED, pavimento in legno, aglio ornamentale, graminacee e un ampio orizzonte – a Londra
»Ecco, lo vedi che qui non riesce a crescere proprio niente!” dicono con una certa amarezza. “Direi, non avete piantato ancora nulla!” Mi guardano con uno sguardo che mi fa temere per la mia incolumità, dopotutto siamo al dodicesimo o al tredicesimo piano, non lo so più con esattezza: “E secondo te che cosa dovrebbe crescere qui sopra?” Già, che cosa? Andiamo a vedere nella natura – non mi pare di vedere proprio ovunque l'idilliaco prato vellutato, con il sole che accarezza delicatamente le piante e la pioggerellina che arriva giusta giusta per le otto meno un quarto. Che cosa troviamo ai margini del Kalahari, sulle scogliere di Dover, sotto il circolo polare artico, nel Grand Canyon, sulle Isole Canarie, su Ventotene, a cinquecento metri dalla cima della Marmolada? E che cosa cresce sui ridossi delle nostre tangenziali, ormai dimenticati da tutti? E dopotutto, che cosa è riuscito a sopravvivere sul mio balcone dopo che sono stata in ferie per due settimane? Ecco, vedete, le piante ci sono, basta osservare bene!
Non avrei niente in contrario a passare una calda serata estiva su questo terrazzo sospeso sopra la città
i colori delle graminacee ornamentali non si limitano solamente al verde erba
Dunque andremo a cercare delle piante che hanno almeno dei parenti stretti tra la vegetazione che vive in condizioni estreme. Le sufrinie, le delicate begonie e le lisette lasciamole a chi ha la fortuna di poter disporre di posizioni ideali e a chi può concedersi il lusso di avere poca fantasia! Durante l'evoluzione le nostre predilette hanno dovuto adeguarsi alle difficili condizioni del balcone arroventato dal sole estivo e sferzato dal vento costante. Le riconosceremo dalla struttura fibrosa, dalla peluria argentea o dalle foglie spesse coperte da secrezioni di cere protettive.
E che dire delle graminacee … anch'esse sopportano bene le condizioni difficili, sono belle a partire dalla primavera fino all'autunno, alcune riescono anche a svernare bene. La cortaderia e le graminacee di questo genere non riusciranno a prosperare sul terrazzo, però potremmo prendere in considerazione la saggina spagnola (Phalaris arundinacea) …
… anche l'erba della pampa (Pennisetum alopecuroides) è interessante in quanto riesce a crescere bene nelle posizioni soleggiate con un terriccio ricco di sostanze nutrienti ed si presta bene ad essere abbinata alle piante perenni fiorite. Le foglie dell'erba della pampa raggiungono un'altezza di 50 cm, mentre le infiorescenze d'estate raggiungono un'altezza di 80 cm circa.
Passiamo poi alla coda di lepre (Lagurus ovatus) che prospera bene nelle posizioni soleggiate. Le sue morbide spighe sono lunghe qualche centimetro e raggiungono un'altezza di circa 45 cm.
La festuca glauca non si lagnerà di qualche breve periodo di siccità, ma non esagerate, altrimenti vi regalerà un aspetto da autunno inoltrato in piena estate.
Le graminacee non necessitano di molte cure e hanno numerose buone proprietà: non temono i parassiti (se non mettiamo in conto i gatti che ogni tanto vanno a pascolarci) e le malattie, e guarda un po', preferiscono un terriccio alquanto povero di nutritivi.
Numerose graminacee e la gaura
E le yucche? Possiamo contarne almeno 50 diverse varietà. Non sapete di che cosa stia parlando? Anni fa c'erano delle piante d'appartamento che chiamavamo albero della vita – si tratta proprio di una varietà della yucca.
Le yucche provengono dall'America Centrale e dato che sono già abituate ai deserti, alle dune e alle spiagge sabbiose, non dovrebbero lamentarsi troppo del nostro balcone. Quando le temperature scenderanno sotto lo zero, spostiamole in una stanza fresca e luminosa. Facciamo attenzione a non esagerare con l'acqua. Le yucche amano stare al centro dell'attenzione, non fatele soffocare in mezzo a delle piante troppo vicine.
Spesso le yucche vengono scambiate con l'agave. Ecco un'altra pianta appartenente al genere delle succulente, per la precisione si tratta della famiglia delle agavacee. Provengono anche loro dall'America Centrale, ma vivono selvaggiamante anche nell'Africa Centrale e nell'India orientale. Si trovano in stretta parentela con gli ammarylis e i gigli, chi l'avrebbe mai detto! Le agavi hanno delle grandi rosette composte da foglie carnose dotate di molte fibre e con punte acuminate. Purtroppo muoiono dopo la fioritura. Ma accanto alla pianta madre spuntano anche le piante giovani. Pure le agavi amano il sole e non si curano granché dell'acqua. D'inverno alcune sopportano addirittura le temperature sotto i -20°C, ma per evitare delle spiacevoli sorprese guardate la vostra agave negli occhi e chiedetele quanto freddo è disposta a sopportare.
Dall'agave si distilla anche la tequila. Attenzione però: il succo di alcune agavi può irritare la pelle, provocare ustioni o prurito. Anche le spine costituiscono un pericolo e sono presenti anche su questa meravigliosa rappresentante della famiglia. Fate dunque attenzione alla posizione dell'agave, evitate i luoghi di passaggio ed eventualmente l'altezza “a misura” di bambino, specialmente dei loro occhi. Vanno però benissimo per precludere qualche passaggio a cani e gatti che sicuramente eviteranno il contatto con l'antipatica ospite.
Le agavi hanno delle spine acuminate
Alcune agavi crescono rapidamente, altre meno. Questa ad esempio potrei coltivarla anche sul mio davanzale: sarà pure vero che raggiunge il mezzo metro d'altezza, ma ci impiega qualche decennio. Interessante.
Se disponiamo di molto spazio, possiamo pensare anche ad un albero, ad esempio un ulivo. Questa pianta mediterranea così importante per l'economia da qualche anno è entrata nelle grazie dei coltivatori di piante ornamentali.
Ops, troppo piccolo? Allora che ne dite di questo? Ha quasi tre metri … e ha bisogno di molto spazio e ovviamente di un terrazzo che sopporti il suo notevole peso. Altrimenti andrà a far felice il vicino di sotto …
Se abbiamo poco spazio possiamo ripiegare sul bonsai.
»Basta, basta,” esclamano i proprietari del terrazzo, “ancora un po' di fiori e siamo a posto!”
Fiori? Sotto il sole rovente? Va bene, proviamo con delle piante esotiche!
Il fiore delle zampe di canguro
Ad esempio la kinga o zampe di canguro che è un'illustre indigena australiana. Sono passati solo pochi anni da quando è stata elevata agli onori di fiore reciso e ora si sta facendo strada anche tra le piante da vaso più alla moda. Molti non la gradiscono (ai nostri figli la trovano, ehm, orripilante), mentre altri la trovano affascinante per gli insoliti fiori che si erigono sopra le foglie arcuate. Per farla svernare le offriremo dimora in un luogo fresco e luminoso, mentre d'estate gradirà stare all'aperto, ricevere un'innaffiatura regolare e un po' di concime in modo da permettere una ricca fioritura.
Per oggi basterà, anche se ho ancora qualche idea, anche fiorita, per il balcone cittadino. Anche i balconi e i terrazzi arroventati e ventilati si possono ornare di verde senza dover rinunciare allo stile.
Mirjam