Nonostante il clima rigido Pontarlier è una cittadina accogliente e molto vivibile.
Quando ci trasferimmo a Pontarlier, una cittadina francese al confine con la Svizzera, sapevo ben poco di questo luogo. Sapevo solo che a 900 metri s.l.m. la stagione principale doveva essere l'inverno e l'occupazione principale dei suoi abitanti lo sci. I miei pregiudizi sul freddo e la neve eterni si dimostrarono infondati, nonostante le temperature invernali scendano spesso sotto i -20°C e la primavera si faccia attendere un po' più a lungo rispetto alla pianura.
L'inverno per fortuna non ha niente a che fare con la nebbia grigia a cui ero abituata in pianura. Qui le mattinate sono avvolte da gelate cristalline e ben presto ne escono delle splendide giornate di sole.
La neve abbondante è fonte di gran divertimento per i bambini e con un po' di abilità ci si abitua anche alle trappole costituite dai marciapiedi cittadini puliti con scarsa solerzia. Quando abitavamo in centro, portavo a spasso i bambini con la slitta, dato che potevo facilmente tirarla sulla parte dei strada che dove non era passato lo spazzaneve.
Durante le passeggiate in città mi piace guardare in alto per osservare le facciate delle case, ammirare le persiane colorate sulle finestre, le pensiline che paiono fatte di filigrana e i tetti ripidi con decine di camini sottili, che mi fanno tornare in mente le immagini delle illustrazioni dei libri per bambini.
La sera le persiane vengono chiuse accuratamente, in modo che il caldo non fuoriesca dalle finestre, mentre di giorno vengono accupate dai gatti in cerca di un po' di sole e da qualche rara pianta immune al freddo.
Al mattino le vie prendono vita all'apertura dei locali e dei negozi a livelllo della strada, con un allegro viavai che dura fino alla pausa pranzo, quando ognuno cerca ristoro a casa o in uno dei ristoranti cittadini.
I francesi pranzano tra mezzogiorno e l'una, al massimo all'una e mezza, dopodiché i ristoranti chiudono e restano aperti solo i fast food.
A metà novembre le strade principali si intrecciano di luminarie, mentre sulla piazza principale sorge un villaggio di casette di legno in cui si vendono regali, vin brulè e panpepato, accompagnato da una giostra colorata e bancarelle piene di dolciumi.
Fino a Natale non si sente un petardo, abitudine molto apprezzata dai padroni dei cani. I cagnolini cittadini sono quasi tutti di taglia piccola, raramente se ne incontra uno grande.
Nel periodo prenatalizio andrò spesso in centro, in particolare per prendere il formaggio, le brioches, le uova e la verdura di stagione venduti al mercato cittadino. E per riprendere qualche nuova foto delle affascinanti facciate di Pontarlier.
Foto e testo: Damjana Vahen Etlicher