Un ostello vintage, ispirazioni dal Belgio

Strowis a Utrecht: un alloggio con il motto Riciclare!

 

Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Il salotto dell’ostello Strowis
Al Strowis di Utrecht, il primo venerdì di luglio del 2002, a colazione abbiamo ricevuto anche dei tappi per le orecchie: “Sono per stanotte. Stasera si terrà la tradizionale festa e si farà tanto chiasso.” Diamine, ma che ostello abbiamo scelto? Finora è filato tutto liscio, ma chi, dopo un’intera giornata al congresso, starà a sentire urla e baccano, ehi, ma è compreso nel prezzo?
“Se volete unirvi, sarete i benvenuti.”
La sera, al nostro ritorno, dalla cucina proveniva un profumino di lasagne al forno, i ragazzi appendevano le ghirlande luminose negli spazi comuni e nel giardino. La porta che di solito era sempre chiusa, oggi invece era spalancata e invitava i vicini e gli ospiti ad entrare. E la festa ebbe inizio: un po’ di birra a prezzi popolari, la ragazza del primo piano prese il sassofono e incominciò a suonare, anche tre russi suonavano, gli ospiti aumentavano, un po’ si ballava, un po’ si chiacchierava, l’atmosfera era molto piacevole … fino alle tre del mattino, quando la nostra delegazione si ritirò a letto. I tappi restarono inutilizzati, dal pianterreno proveniva la giusta quantità di musica che ci cullò in un sonno profondo sotto il cielo olandese.
Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Il soggiorno dello Strowis
La mattina al nostro risveglio tutto, ma proprio tutto, era già stato riassettato, le ghirlande erano state tolte e anche i gigli bianchi erano tornati al proprio posto, emanavano un profumo un po’ troppo invadente. Solamente gli occhi della cameriera tradivano un po’ di stanchezza, mentre lentamente serviva il caffè. Lo Strowis mi era piaciuto già in precedenza, ma da quella magica sera, il primo venerdì di luglio, mi aveva definitivamente conquistata. L’alta casa sulla Voorstraat 71 risale al XVIII secolo. Nel 1971 l’hanno occupata gli squatter: al pianterreno venne allestita una sala per il cinema e i concerti, una caffetteria e un luogo di ritrovo, mentre nei due piani superiori c’erano gli alloggi. Nel 1993, per evitare lo sfratto, gli inquilini superstiti pensarono di acquistare l’edificio e parte del terreno adiacente per farne una birreria, un ristorante, un parco pubblico, una sala per i concerti, qualche alloggio e un ostello. Per realizzare tutti questi progetti istituirono un fondo e incominciarono a lavorare. Dei cinque progetti ne realizzarono due: il centro politico e culturale ACU dietro all’angolo e l’ostello Strowis. La birreria è stata realizzata altrove, mentre l’idea del parco pubblico è stata abbandonata. Nell’autunno del 1998, dopo 18 mesi di lavori e restauri, è stato aperto l’ostello Strowis, con l’aiuto economico di numerosi amici, simpatizzanti e organizzazioni non profit.
Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Il soggiorno dell’ostello Strowis
Qualche anno più tardi e in una formazione familiare suoniamo di nuovo il campanello di Voorstraat 71 e la porta si apre ad una lenta sequenza di avvenimenti tipicamente olandese. Ci sediamo al tavolo nel soggiorno e aspettiamo che lo spilungone invecchiato dai capelli lunghi pian piano riempia tutti i formulari, nel frattempo ci viene il dubbio che lo spilungone appartenga ancora alla prima generazione degli inquilini, gli squatter. Una giovane ragazza timorosamente ci chiede se beviamo qualcosa, mentre altri due ragazzi riordinano dopo la colazione. Ci guardiamo intorno: soffitti alti, le pareti tinteggiate in verde bosco, i serramenti originali sono stati rinnovati e rinfrescati con vernice nel colore dei fiori di tiglio. I tavoli, le sedie, gli armadi e le mensole sono tutti riciclati. Più in là si trova un piccolo cucinino, mentre le scale portano al primo e al secondo piano con le stanze. Il motto Riciclare! vale anche per questi ambienti, ma nonostante ciò tutto è molto pulito. E le lenzuola pulite producono dei fruscii molto piacevoli. Un’adolescente sta pulendo il corridoio, non ha nessuna fretta.
Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Una camera da letto dell’ostello Strowis
Durante la chiacchierata con Ton, un altro appartenente al primo gruppo di inquilini, veniamo a sapere che l’istituzione funziona secondo i principi dell’impresa sociale. Vi trovano lavoro i giovani che hanno lasciato la scuola e si sono ritrovati in una situazione di rischio. Nell’ostello degli adulti li accompagnano ad assumere i propri doveri e fare un po’ di esperienza nel campo del lavoro. Ecco perché nell’edificio c’è tanto personale giovane. Sono comunque molto gentili e entusiasti, ma dai normali operatori alberghieri si distinguono per la quantità notevole di piercing, dreadlocks e tatuaggi. Gli ospiti invece non sono affatto tutti giovani, ci sono tante famiglie e viaggiatori incalliti. Carole, una canadese dai ricci grigi e un mento acuminato, era all’epoca in giro per il mondo da due anni. Poi è incappata nello Strowis e ci è rimasta per un po’, come se l’atmosfera tranquilla si addicesse alla sua età. Le sere, mentre leggeva un libro sul sofà nel soggiorno, ogni tanto interveniva nei discorsi dei suoi vicini con dei lucidi commenti. Quando Utrecht incomincerà ad andarle stretto, prenderà la rotta della Scandinavia. Che dire? C’è gente che sa godersi la vecchiaia! I bambini in un angolo hanno scovato un vecchio cavallo a dondolo e dei libri illustrati, poi potranno andare alla scoperta del giardino con un piccolo stagno. Dei giovani hanno preparato la cena nel cucinino. Nell’ostello viene servita solamente la colazione, vegetariana e biologica.
Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Il giardino dell’ostello
Utrecht si trova al centro dei Paesi Bassi ed è una città medievale con molti edifici d’interesse storico e un duomo in stile gotico. Il suo campanile è alto 112 metri ed è da 600 anni il simbolo della città. Vi troviamo anche la rinomata università, tra le più antiche e le migliori d’Europa. Ai 25.000 universitari si affiancano circa 30.000 quelli provenienti da tutto il mondo che frequentano l’Università di Scienze Applicate di Utrecht (Utrecht Hogeschool, HU).
Nelle adiacenze della città si trova anche un ricco giardino botanico. Potete noleggiare una bicicletta oppure anche una barca per navigare per i canali. Nella città vivono molti giovani, dunque non mancano le opportunità per divertirsi e Amsterdam non è lontana. I prezzi dei biglietti e dei locali sono abbastanza salati, ma si riesce a sopravvivere anche con pane, edamer e speculaasi. Da ricordare che i ristoranti chiudono dalle 15 fino a all’ora di cena. Ma almeno i prezzi dei fiori sono molto convenienti e il sabato pomeriggio all’improvvisato mercato vicino allo Strowis i mazzi di fiori vengono s-v-e-n-d-u-t-i. Quando torniamo all’ostello, sono carica di papaveri, rose antiche e calle. Per pochi Euro.
Un ambiente vintage con oggetti riciclati nell'ostello Strowis di Utrecht
Il soggiorno dello Strowis.
Allo Strowis si può dormire già per 15,50 Euro, la stanza singola viene 60 Euro a notte.