Kokedama, fiori sospesi nell'aria

Da qualche anno stanno prendendo piede anche da questa parte del mondo e noi abbiamo incontrato Gloria LaPorta e Viviana Locatelli, le due anime di Keiki, un'avventura tutta milanese nell'antica arte dei kokedama.

 

kokedama_keiki 

 

In un primo momento la vista pare ingannarci. Sì, perché delle piante appese al soffitto con dei fili quasi invisibili non si erano mai viste. Il kokedama è un'antica tecnica giapponese per coltivare le piante utilizzando particolari sfere da appendere nell'ambiente. Gloria e Viviana raccontano: “La nostra storia nasce dalla passione comune per i fiori e per le piante. Le orchidee sono la nostra “malattia”, e sfogliando e leggendo riviste di settore abbiamo scoperto che anche loro possono gioire e farci gioire se adagiate in queste coreografiche sfere di muschio chiamate kokedama.”

 

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Una passione da concretizzare, in un momento che è poco favorevole alle piccole imprese.
“Nei momenti di crisi bisogna creare e dare voce a nuovi progetti ed è per questo che abbiano pensato ai kokedama che nel nostro paese sono ancora molto sconosciuti.  Così abbiamo scelto il nome “Keiki” . Keiki è il nome che i coltivatori di orchidee danno ai giovani getti completi di radici (veri e propri cloni) che nascono sullo stelo di un orchidea.”

 

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Quali sono le peculiarità dei kokedama? Quali piante possono essere coltivate in questo modo?

“L'arte del kokedama nasce in Giappone circa nel 1600 e consiste nella tecnica di coltivare una pianta esternamente al vaso in cui è cresciuta per poterne ammirare la bellezza e la semplicità,” raccontano. “Tutte le piante possono diventare kokedama,  hanno bisogno di molta luce ed è consigliabile irrorarle per immersione. Nel caso specifico delle orchidee, esse vanno nebulizzate molto e immerse poco.” 

 

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Vi è venuta voglia di regalare o perché no, regalarvi un kokedama per Natale?

“Per il prossimo Natale realizzeremo moltissimi kokedama con stelle di natale, ellebori ed ogni altro genere di pianta natalizia e, come sempre, speriamo con tante orchidee.”
E noi già cerchiamo di immaginare i delicati ellebori sospesi di fronte ad una finestra affacciata su un bel paesaggio innevato.

 

Foto: Keiki