In casa è bello avere qualche oggetto che oltre a facilitarci i gesti quotidiani ci facciano anche sorridere.
La qualità del design industriale secondo il mio parere si vede innanzitutto dall'utilità dell'oggetto, poi segue l'aspetto ecologico e infine l'estetica. Ma un oggetto utile realizzato secondo i criteri della sostenibilità potrà mai essere brutto?
La ciliegina sulla torta è invece rappresentata dalla nota umoristica. Le Anne di Alessi che aprono e tappano le bottiglie fanno sembrare i nostri gesti quotidiani un po' fuori di testa, ravvivando l'atmosfera. Anna l'ho menzionata perché sta con noi da un bel po' di tempo. Ho l'impressione che colui che vive con me a volte nei momenti un po' difficili sfoghi la propria frustrazione su di lei. Al pensiero che ora ne vuole anche una da sbattere come questa qui sotto mi inquieta un po' …
La povera Anna è stata anche un amatissimo giocattolo di tutti i nostri figli. Fosse per loro, la nostra casa sarebbe piena di oggetti fuori di testa.
“Mamma, guarda!” si buttò sul monitor uno dei junior quando vide quest'aquario.
L'albergo per i pesci (Fish Hotel) è stato disegnato da Teddy Loung per l'azienda Umbra. Gli appassionati di pesci mi hanno già convinta che gli acquari a forma sferica siano in realtà dei tortura-pesci. Su questo acquario non si sono ancora pronunciati. Ma mi pare che con un po' di sabbia e qualche pianta potrebbe anche diventare umano, no scusate, gradevole per i pesci.
Io invece troverei gradevole questa panchina.
I giapponesi del Leif.designpark l'hanno disegnata per la De la espada. Design semplice e modernistico con un'ulteriore funzione insolita – perché non mettere comoda anche una pianta? Così possiamo sedere insieme io e la mia dracena, lei cresce, io leggo.
Lei ha sete, io la innaffio e poi anch'io bevo un sorso di the. Fatto con la bustina. Ehi, a proposito, dove metto la bustina? Sui blog questa tazzina viene chiamata “bara per la bustina”. A dire la verità personalmente mi sono trovata spesso a non sapere dove metterla! La schiaccio sul piattino accanto alla tazza, per poi guardare come si crea un laghetto colorato? (Oppure mi permetto di buttarla di nascosto nel vaso della pianta accanto a me?)
Il designer Jonas Trampedach le ha trovato uno spazio adatto. Un requiem per la bustina …
… oppure una nuova vita? Con una funzione nuova? La lampada Teelight è come la mia più comune tazza da the, ma capovolta e con la bustina per accenderla. Jan Bernstein per 10 Liter Design, potete acquistarla per 65 Euro .
Ma pare che le bustine del the siano davvero una fonte d'ispirazione per i designer.
Ad esempio queste! Soon Mo Kang e le tee-shirts!
Oppure un colino da the a forma di pescecane nella vostra tazza! Pablo Mattedoa per Charles & Marie.
Queste invece sono per i poeti di casa nostra.
Natalija Ponomareva ha racchiuso il the in un origami. Degli uccelli in un bicchiere di vetro – ah, che bello!
E per finire delle altre piante. I coprivasi con i ritratti: rischieremmo di incollarci la nostra famiglia? Ma poi le piante sarebbero ancora così belle? E se le piante morissero – saremmo più brutti? Idea:
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Secondo me un buon design con un po' di humour rappresenta il sale per una casa – ma si sa che troppo sale nuoce alla salute!
Mirjam