Gli arredi di recupero di Sestini e Corti

I mobili di recupero sono ormai una delle principali tendenze degli ultimi anni.

Che si tratti di mobili di recupero effettivi o che ne abbiano solo l’aspetto, questo genere di arredi sta spopolando e ne è complice non solo la crisi, ma anche la gran voglia di sostenibilità e di ridurre lo spreco di materiali nobili. In giro per il mondo stanno nascendo diverse iniziative e approci che riportano in vita scarti e essenze, dando loro una forma nuova contemporanea e accattivante.

 

Si collocano all’interno di questa tendenza anche le realizzazioni dell’azienda toscana Sestini e Corti, partita dal recupero di materiali edili adatti all’allestimento di interni e esterni dal gusto tipicamente toscano, e poi approdata alla realizzazione di oggetti dal design contemporaneo rispettoso dell’aspetto naturale della materia.

 

 

Situata in un territorio ricco di tradizione vitivinicola, la Sestini e Corti ha deciso di utilizzare le vecchie botti di legno dismesse per crearne degli originali oggetti d’arredo. Come ad esempio i dondoli realizzati con i loro cerchi di ferro e le doghe di legno.

 

Oppure oggetti che richiamano le vecchie cascine in disuso. Come la poltrona in tavole di legno di recupero.

O la semplice cassettiera che pare uscita dall’officina del nonno.

Sgabelli semplici, con base in ferro e seduta in rovere di recupero. O con il sedile di qualche vecchio trattore o macchina falciatrice.

Il recupero dei materiali sta diventando ormai un dovere sociale e le realizzazioni della Sestini e Corti sono una dimostrazione che ne possono uscire degli arredi versatili e contemporanei, in linea con le tendenze del momento.

Foto: Sestini e Corti

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