Piastrelle esagonali per la cucina: l’eleganza geometrica incontra la funzionalità

Le piastrelle geometriche sono di grande tendenza nel settore dell’arredamento. In particolare, quelle dalla forma esagonale, dette anche cementine, permettono di conferire “quel tocco in più” a una cucina dal sapore vintage. Nel corso degli ultimi tempi, però, gli interior designer hanno dato una nuova interpretazione a queste piastrelle, più contemporanea, specialmente utilizzando il gres porcellanato per realizzarle. Questo materiale, infatti, offre infinite possibilità di creare pattern, disegni ed effetti di diverso tipo, rendendo moderne queste piastrelle classiche. Oltre all’aspetto estetico, però, il gres porcellanato offre anche vantaggi pratici: è resistente all’usura, alle macchie e all’umidità, e ciò lo rende una scelta perfetta per le cucine.

Dall’800 alle cucine contemporanee

Le piastrelle esagonali hanno iniziato a diffondersi come materiale da rivestimento nell’800. Tuttavia, è negli anni ‘30 che hanno acquisito una notevole notorietà nel mondo dell’interior design. Durante questo periodo, le piastrelle esagonali venivano realizzate principalmente con materiali a base di cemento e impasti di cotto. Ogni piastrella era creata a mano, e grazie a ciò poteva vantare una forma irregolare che la rendeva unica nel suo genere. I colori venivano creati attraverso l’utilizzo di ossidi, miscelati agli impasti per conferire tonalità vivaci. Infine, tali piastrelle venivano lucidate manualmente, a seguito della posa. Oggi, le piastrelle esagonali sono state riscoperte e reinterpretate in chiave contemporanea, e sono disponibili in una vasta gamma di materiali. In più, alcuni marchi si occupano ancora di realizzarle a mano, personalizzandole nello spessore e nelle dimensioni. Grazie all’evoluzione dei materiali impiegati e delle tecniche di produzione, l’utilizzo delle cementine esagonali in cucina, come quelle offerte da Terratinta Group, continua a essere molto gettonato e apprezzato.

L’impiego delle piastrelle esagonali in cucina

Le piastrelle esagonali offrono infinite opportunità creative nell’arredo della cucina, generando un vero e proprio “tappeto decorativo”. Queste piastrelle, ad esempio, consentono di delimitare con stile il confine tra la zona cucina e la zona giorno, e possono essere abbinate al parquet. L’uso delle piastrelle esagonali, ancora, crea un’atmosfera dinamica nell’arredamento della cucina a vista. Esse permettono di creare modelli geometrici regolari, (come mosaici o esagoni), oppure di realizzare pattern in modo artistico, creando motivi personalizzati e unici. Inoltre, con questa tipologia di piastrelle è possibile aggiungere un tocco di colore vivace all’ambiente attraverso un gioco di contrasti.

Come scegliere le piastrelle esagonali per la cucina

La scelta delle piastrelle esagonali per la cucina può non essere semplice, poiché ne esistono di diverse dimensioni, colori e materiali. Di solito, queste hanno dimensioni standard di 20×20 cm, ma esistono anche formati più grandi che conferiscono un tocco moderno all’ambiente. Un altro aspetto da considerare è il colore delle piastrelle: è possibile scegliere tra una sola tonalità oppure diverse tinte da abbinare. Ad esempio, piastrelle bianche e nere possono conferire un aspetto classico ed elegante, mentre l’utilizzo di colori vivaci può contribuire a realizzare un’atmosfera più vivace e allegra. In alternativa, si può optare per un effetto sfumato utilizzando piastrelle della stessa tonalità ma con variazioni di intensità, creando una cucina elegante. È importante, ad ogni modo, tenere in mente sia l’effetto desiderato che lo stile della cucina, considerando i mobili e i complementi d’arredo già presenti.

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